Cultura

Alunni disabili: il sostegno va chiesto entro fine luglio

Deve essere il gruppo di lavoro di ogni scuola a definire il monte ore da chiedere per ciascun alunno. Una nota di Aipd

di Redazione

L’Associazione Italiana Persone Down, a seguito di alcune segnalazioni pervenute da genitori di alunni e studenti con handicap, intende fornire alcuni chiarimenti. L’obiettivo è riuscire a garantire il diritto allo studio e all’educazione dei bambini e ragazzi con handicap, per i quali la legge prevede sostegno e assistenza. Entro il 31 luglio i Direttori scolastici debbono inoltrare le richieste di ore di sostegno al Direttore Scolastico Regionale. La definizione delle ore necessarie è stabilita attraverso il Piano Educativo Individuale.
Il Piano Educativo Individuale è preparato dal gruppo di lavoro handicap operativo (GLHO), composto dagli insegnanti della classe, dall’insegnante di sostegno, dall’incaricato della ASL e dalla famiglia. Il PEI stabilisce un piano di studi individuale e quante ore di sostegno e assistenza e quali strumenti occorrono per seguire il programma stabilito. La decisione è collegiale, ovvero di tutto il gruppo che si riunisce. Nel corso dell’anno scolastico il GLHO verifica le attività e fa le eventuali modifiche. Il PEI è rivisto ogni anno scolastico.
Il diritto all’educazione e all’istruzione delle persone con handicap si realizza attraverso figure professionali diverse, sulle funzioni delle quali si è creata qualche confusione:

L’insegnante di sostegno: è un docente assegnato dal Ministero della pubblica istruzione e assume la co-titolarità delle classi in cui lavora. Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica dei consigli di interclasse, di classe e dei collegi docenti.
L’assistente all’autonomia e alla comunicazione: fornisce assistenza specialistica. Spesso si confonde l’assistenza all’autonomia e comunicazione con l’assistenza di base. L’assistente all’autonomia e comunicazione invece ha il compito di collaborare e interagire con l’attività dell’insegnante di sostegno per raggiungere gli obiettivi didattici. La fornitura di questo servizio spetta agli Enti locali.
L’assistenza di base: si tratta dell’assistenza fisica, l’attività di cura all’igiene della  persona, l’ausilio materiale nell’uso dei servizi. Di competenza della scuola, è una funzione aggiuntiva dei collaboratori scolastici (ex-bidelli), che per questo compito hanno diritto a corsi di formazione e a ricevere un premio incentivante.

“La legge prevede che la famiglia sia parte attiva nel processo di integrazione” spiega  Carlo Tiano, presidente della sezione AIPD “ma molti familiari si sentono disorientati, indifesi in balia di quel che viene loro detto o non detto. Sanno quali conquiste abbia già raggiunto il figlio o la figlia, ma sanno anche che senza assistenza o sostegno perde la possibilità di imparare e quella di relazionarsi con i compagni”. Per questo motivo è attivo il referente scolastico AIPD, a disposizione delle famiglie e delle scuole in difesa dei diritti delle persone con handicap. 

Osservatorio scolastico AIPD, area Saluzzo, Savigliano e Fossano
Via Aldo Moro,17 – 12038 Genola
Email: AIPD.SSF@gmail.com

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.