Cultura

Altro scandalo sanità inglese: venduta pelle umana

A scopo di esperimento sulle armi chimiche

di Paola Mattei

Una fondazione sanitaria inglese ha ammesso di aver venduto la pelle dei pazienti che si sottoponevano a interventi di chirurgia plastica affinché venisse utilizzata per esperimenti sulle armi chimiche.

La Salisbury Health Care Trust, che ha chiesto scusa ai suoi assistiti, ha riconosciuto di aver venduto pelle asportata dal petto e dall’addome all’Agenzia per la ricerca della Difesa per una somma annuale di 17.000 sterline (più di 54 milioni di lire). I campioni venivano quindi usati per “studi sull’assorbimento chimico” e altri esperimenti nel centro di ricerca militare di Porton Down, specializzato in armi chimiche e batteriologiche.

I pazienti avevano firmato un modulo con cui davano il loro consenso all’utilizzo della pelle. Ma ora la fondazione ha ammesso che “non li informava dell’uso specifico” che ne sarebbe stato fatto e che “alcuni potrebbero non aver desiderato che venisse utilizzata dall’agenzia”.

La Salisbury Health Care Trust ha inoltre reso noto di aver smesso dopo la pubblicazione del rapporto che condanna la rimozione non autorizzata di organi dai corpi di bambini in un ospedale di Liverpool.

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