Volontariato

Altro che G8, serve un meeting tra ong del nord e del sud del mondo

L'ong Volontari internazionali per lo sviluppo lancia la proposta di un grande meeting tra società civile nord/sud perché siano i popoli a discutere in prima persona le politiche urgenti per u

di Barbara Fabiani

“Il G8 non sarà in grado di affrontare in modo risolutivo neanche uno dei grandi problemi del sud del mondo – afferma Antonio Raimondi, presidente del Vis – solo un vertice della società civile del nord e del sud potrebbe apportare dei cambiamenti concreti in una situazione sbilanciata : pochi ricchi e miliardi di persone che vivono con meno di due dollari al giorno”

Secondo il Vis, Il G8 rappresenta un tentativo di catarsi per la coscienza dell’Occidente che nei fatti continua a lasciare immutato un sistema ingiusto. Si fa gran pubblicità del fatto che si intende stanziare meno di un miliardo di dollari l’anno per la lotta all’Aids nei paesi in via di sviluppo mentre è questa la stessa cifra che ogni mese pagano 22 paesi poveri in remissione di debiti e di interessi iniqui.

Raimondi esprime forti perplessità sul quella che definisce “la sterile contestazione delle frange estreme del popolo di Seattle” che scegliendo lo slogan “contro la globalizzazione” porge il fianco ai Grandi del mondo annientando il valore stesso delle richieste.

“Non dobbiamo opporci alla globalizzazione , ma alla globalizzazione delle multinazionali – dice il presidente del Vis- Un vertice mondiale della società civile nord/sud servirebbe a ribadire che quella che vogliamo è la globalizzazione dei popoli”.

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