Formazione

Altro che bollettino, noi usciamo con il “Corriere della Sera”

Comunicazione

di Redazione

Èil periodico del Centro di servizi per il volontariato di Napoli. Ma non chiamatelo bollettino. Non ne ha l’aspetto ma soprattutto l’anima. È il tentativo, riuscito a giudicare dalla diffusione, di superare i due punti deboli più comuni ai fogli dei coordinamenti delle compagini solidali: la cerchia ristretta dei lettori (di settore) e, di conseguenza, il linguaggio per addetti ai lavori. Limiti che Comunicare il sociale, il bimestrale del Centro partenopeo, ha provato invece a ribaltare facendo leva su due punti d’appoggio: una redazione composta da cronisti con la passione per il sociale più che da rappresentanti del terzo settore con la passione per la cronaca, e un partner d’eccezione: il gruppo Rcs-Corriere della Sera.
«Il nostro sforzo è rendere notiziabile il sociale per raggiungere il lettore che non è direttamente interessato al sociale perché non è un suo operatore o che, pur interessato, non trova queste notizie perché si tratta di fatti che sfuggono all’attenzione dei redattori ordinari dei quotidiani», osserva Luca Mattiucci (nella foto), direttore del giornale e responsabile dell’area Comunicazione del Centro servizi. «Ben venga il pubblico di settore: ma non basta. È importante che anche il singolo individuo che non fa parte di realtà associative sia sensibilizzato su certi temi e provi, se non a spendersi, quantomeno a comprendere le ragioni dell’altro», sostiene Mattiucci.
Di qui la scelta di un taglio editoriale che punta sull’approfondimento di temi trasversali e che affianca, ai singoli dossier, l’indicazione (con tanto di recapito telefonico e indirizzo mail) delle diverse realtà del volontariato che si occupano di quello specifico argomento affrontato negli articoli. La rivista, 64 pagina a colori, propone un focus centrale (l’ultimo è dedicato ai trent’anni del terremoto in Irpinia), reportage, interviste, opinioni (fisso il contributo del giornalista Giulietto Chiesa), fotonews, rubriche, recensioni, notizie dal mondo, dall’Italia e dal territorio. In più c’è la rubrica dell’esperto di terzo settore.
«Puntiamo a dare una visione d’insieme del non profit. Per questo diamo spazio sia al volontariato sia alla cooperazione sociale che ad altre forme associative», spiega Mattiucci. Le 24mila copie distribuite di Comunicare il sociale, nato come trimestrale nel 2009, hanno più canali di diffusione: presso le organizzazioni sociali del territorio; nelle edicole della maggior parte delle regioni del Mezzogiorno allegato a Sette, il magazine del Corriere della Sera e infine sul web.
Una settimana dopo l’uscita del cartaceo, il giornale può infatti essere letto online e scaricato da www.comunicareilsociale.net e dal sito del Corriere del Mezzogiorno. Il download dell’ultimo numero è stato fatto da quasi 200mila. Numeri che, quasi quasi, fanno invidia anche a quelli del “Corrierone”. [F. D.]

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