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Cooperative a scuola di sostenibilità

Dalla collaborazione tra la Legacoop nazionale e Altis università cattolica parte il primo progetto formativo per “cooperative sustainability manager”. Una nuova figura professionale come ponte tra la tradizionale vocazione sociale e ambientale delle coop e le nuove impostazioni “Esg”

di Nicola Varcasia

C’è sempre più bisogno di professionisti che vogliano imparare il mestiere di manager della sostenibilità. Anche nell’impresa cooperativa. Per diventare la figura di riferimento per le tematiche Esg (environmental, social, governance) nella propria organizzazione. Con questo scopo prende il via il percorso formativo su “Sostenibilità e ruolo del cooperative custainability manager“, che si svolgerà da gennaio ad aprile 2024. Si tratta di un progetto realizzato di concerto tra Altis, la scuola di management sostenibile dell’Università cattolica e Legacoop nazionale.

Sfide sociali e globali

«La figura del cooperative sustainability manager assume un rilievo centrale sia per assicurare una piena compliance delle cooperative con il complesso quadro normativo in tema di sostenibilità sia per valorizzare l’identità cooperativa come leva competitiva. L’obiettivo di questa collaborazione è di favorire l’eccellenza nel settore cooperativo per rafforzarne l’identità di modello di impresa inclusivo e sostenibile, in grado di affrontare sfide sociali ed economiche globali, promuovendo una leadership cooperativa preparata, in grado di affrontare le sfide della sostenibilità e di trasformare in elemento di vantaggio competitivo l’adesione a questi percorsi», sottolinea Simone Gamberini, presidente di Legacoop nazionale.

Cammino di sostenibilità

D’altra parte, il legame tra il mondo cooperativo e i temi dell’attenzione all’ambiente, alle persone e ai territori parte da lontano. Oggi, tuttavia, emergono nuove esigenze di professionalizzazione anche per via del nuovo contesto di regole e richieste di stakeholder, mercato e osservatori: «Il successo di un cammino di sostenibilità in un’organizzazione dipende dalle competenze delle persone che governano il necessario cambiamento. Questo è vero anche nelle organizzazioni caratterizzate da un’identità cooperativa, naturalmente portata ad abbracciare i concetti della gestione di un’azienda nella prospettiva degli stakeholder. Il percorso sviluppato in collaborazione con Legacoop nazionale è l’occasione di favorire lo sviluppo della nuova figura del cooperative sustainability manager, agente di cambiamento nelle cooperative per fare della sostenibilità una leva di successo dell’organizzazione», osserva Matteo Pedrini, professore ordinario di corporate strategy presso l’Università cattolica e vice direttore Altis.

Come funziona

Il corso, cui saranno ammessi massimo 30 partecipanti, sarà articolato in sei moduli, ciascuno dedicato alla declinazione delle dimensioni Esg in una specifica area o attività aziendale: pianificazione strategica e sostenibilità; rendicontare e comunicare la sostenibilità; gestione responsabile delle risorse umane; relazioni con la comunità per la generazione di impatto; ambiente e principali strumenti di gestione; finanza responsabile e integrazione dei criteri Esg nella gestione dei rischi. Altis avrà la responsabilità della direzione scientifica, mentre Legacoop metterà a disposizione il know-how cooperativo e delineerà il bacino di utenza che in questa prima edizione è stato individuato tra le medie e grandi cooperative.

La foto in apertura è di Yogesh Pedamkar da Unsplash


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