Welfare

Alta velocità: un altro morto a Firenze

Carpentiere deceduto dopo un incidente in galleria. Nei cantieri dei treni superveloci fra Firenze, Bologna e Modena è il quinto incidente mortale dal 2000 ad oggi

di Giampaolo Cerri

Un altro morto nel cantiere dell’Alta Velocità in provincia di Firenze. Ne dà notizia l’associazione Idra, gruppo di volontari che si oppone all’opera e che fa un accurato lavoro di informazione sull’argomento. Il lavoratore mortil o è carpentiere, G.D., 42 anni, della provincia di Benevento, sposato, con due figli. Era rimasto ferito nove giorni fa all’interno di una galleria. “E’ il secondo operaio morto nella galleria ‘inaugurata’ da Carlo Azeglio Ciampi il 20 febbraio 2001, quando era costruita ancora solo per metà (tutt’oggi largamente incompiuta”, dicono i volontari fiorentini. “Non fu possibile in quella occasione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza del cantiere, circondato da un nutrito stuolo di dissuasori, raccontare al presidente della Repubblica i motivi della grave sofferenza fisica, sociale e morale che i lavoratori deportati dal Sud nel Mugello della TAV vivono tutti i giorni. Era un giorno di ‘festa obbligata’:guai a sciuparla! Il presidente Ciampi non risulta aver mai risposto neppure alle lettere aperte inviategli in quella e in altre circostanze dai lavoratori, dall’associazione di volontariato Idra e dalla cooperativa Medicina Democratica”. Ancora una volta Idra esprime oggi tutta la propria indignazione civile per l’ennesimo “infortunio mortale annunciato”, che si somma ai tanti altri che costellano la Grande Opera per antonomasia. “Forse domani i sindacati indiranno un’ora di sciopero. Una prassi che potrebbe ormai quasi essere scritta sul contratto di lavoro di queste centinaia di fratelli che dal Sud e da tutti i Sud d’Italia sono costretti a emigrare per sopportare i rischi e l’umiliazione del “ciclo continuo” nelle viscere dell’Appennino”. Salgono così a quattro, dal 2000, i morti nei cantieri dell’Alta Velocità fra Firenze e Bologna. Un altro operaio è invece morto, nel novembre del 2001, nei pressi di Modena. Info: tel. e fax 055.233.76.65; e-mail: idrafir@tin.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA