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AlQaida rivendica attentati Khanaqin e Baghdad
Il braccio iracheno di Al-Qaida, guidato da Abu Musab al-Zarqawi, ha rivendicato la strage delle moschee e le autobombe nella capitale.
Il braccio iracheno di Al-Qaida ha rivendicato stasera con due comunicati via Internet la strage nelle moschee sciite di Khanaqin e le autobomba a Baghdad. Lo hanno riferito fonti giornalistiche locali nella capitale irachena.
Nel primo comunicato, il braccio iracheno di Al-Qaida, guidato da Abu Musab al-Zarqawi, ha parlato di ‘raid di vendetta sunnita” per i miliziani uccisi nell’offensiva di marine Usa e governativi iracheni ad Al-Qaim, alla frontiera con la Siria, e ha rivendicato l’attacco compiuto stamani a Baghdad da due attentatori suicidi alla guida di altrettante autobomba contro l’albergo Hamra, frequentato da imprenditori e giornalisti stranieri.
”Due leoni della Brigata suicida degli angeli della morte – si legge nel comunicato – hanno attaccato un covo degli agenti di sicurezza americani e britannici, degli appaltatori stranieri e di membri dello spionaggio americano basato all’hotel Hamra”. ”Possa Dio instillare terrore e paura nei loro cuori. Abbiamo appreso dalle nostre fonti che sono state provocate molte vittime”, conclude il primo comunicato di rivendicazione.
Nel secondo comunicato, il braccio iracheno di Al-Qaida ha invece rivendicato il duplice attentato suicida a due moschee sciite a Khanaqin, alla frontiera con l’Iran e nella provincia di Diyala. ”Come parte dell’operazione raid di vendetta – si legge nel comunicato – leoni di Al-Qaida si sono fatti esplodere tra numerosi apostati e collaboratori dei crociati, che cooperano con essi per uccidere e opprimere i sunniti nella provincia di Diyala e che sono seguaci di Badr (milizia sciita) e dell’ ipocrita (grande Ayatollah Ali) al-Sistani”.
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