Mondo
Alpini a Kabul: il “malinconico voto” di Andreotti
Il senatore a vita Giulio Andreotti annuncia il proprio ''malinconica voto favorevole'' all'invio di mille soldati italiani in Afghanistan per l'operazione Enduring Freedom
di Paolo Manzo
Il senatore a vita Giulio Andreotti annuncia il proprio ”malinconica voto favorevole” all’invio di mille soldati italiani in Afghanistan per l’operazione Enduring Freedom. Con lui, nel dibattito iniziato a Palazzo Madama sulle comunicazioni del governo, voteranno a favore anche l’Udeur e lo Sdi, mentre Prc e Verdi annunciano in questi minuti la loro opposizione, confermando la divisione dell’Ulivo.
Andreotti ha apprezzato l’esposizione ”senza toni retorici e spunti di enfasi” da parte del ministro della Difesa Antonio Martino ed ha sottolineato che ”il voto di oggi conferma un indirizzo già votato ed adottato, non è una ratifica”.
La situazione in Afghanistan ”non è rassicurante” ed è ”improprio parlare di ripristino della democrazia perché lì non ne hanno mai avuta. I talebani, pessimi sotto tutti i punti di vista, almeno su un comparto qualcosa di buono lo hanno fatto”. Dopo la cacciata degli studenti coranici, infatti ”oggi la produzione e il commercio di oppio stanno nuovamente crescendo.
I soldati dovrebbero avere attenzione anche su questo, perché è inevitabile una connessione tra terrorismo e narcotraffico”.
Mauro Fabris (Udeur), ha motivato il voto favorevole perché l’invio di alpini in Afghanistan ”non ha alcun contatto con l’evoluzione della questione irachena”.
Mentre Ottaviano del Turco (Sdi), fa presente che gli alpini ”non possono andare in Afghanistan con il sostengo di una parte sola del Parlamento”.
Decisamente contrari al rafforzamento della presenza italiana in Enduring Freedom i senatori Francesco Martone (Verdi) e Luigi Malabarba (Prc).
”Mille alpini -ha osservato quest’ultimo- sono tanti per essere buttati in prima fila a morire per la guerra di Bush, ma hanno un peso militare scarso. Quel che conta è il peso politico imposto da Washington al governo e da questo all’opposizione. L’Ulivo muore sul fronte di guerra dopo essere statoin coma sul fronte dello sciopero generale”, ha aggiunto citando tra l’altro le parole del Papa e ricordando che ”oltre il 90% degli italiani è contro la guerra”.
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