Volontariato

Alluvioni palindromi

di Andrea Cardoni

E alla fine Dio e il Fato ebbe pietà di loro, allentò i rubinetti delle nuvole a metà ottobre e li rinchiuse alla fine con il sole, che si alzò all’alba e spazzò il cielo in un lampo facendo fumare la terra e gli alberi come calzoni zuppi stesi davanti al camino.

L’inizio del libro di Gioacchino Criaco (“Il saltozoppo“), racconta la fine dell’alluvione dell’Allaro, in Calabria e a leggerlo in questi giorni, che in Calabria gli alberi sono come calzoni zuppi stesi davanti al camino, viene da pensare a chi va ad asciugare calzoni zuppi, ad aggiustare le strade rotte, a evacuare case e ospedali, a inzupparsi calzoni e calzini, ancora una volta, come la solita fine di una storia che diventa poi l’inizio della prossima alluvione sulla stessa terra dove nel tempo è stato ricolato cemento nuovo e marcio, sempre senza prevenzione, con le risorse sempre malmangiate, come un costante ritorno indietro dalla fine all’inizio, quando invece eran i mesi di seminare.

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