Cultura
Allevamenti bio: ora anche in acquacoltura
Pronta la certificazione ICEA (Aiab) per gli allevamenti ittici biologici
La certificazione biologica di ICEA – il principale ente di controllo bio in Italia ? allarga il suo campo d?azione all?acquacoltura. Sarà infatti l?Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale a controllare e certificare le aziende AIAB sulla base del nuovo disciplinare da poco varato.
I contenuti rispettano i criteri fondamentali della zootecnia biologica, opportunamente rapportati al settore:
Da parte delle aziende, numerose le richieste per intraprendere la strada del bio. Tra i primi casi di applicazione c?è la Blu Valley nel Veneto.
L?acquacoltura, in generale, può essere considerata una delle attività di produzione alimentare a più alto tasso di crescita a livello mondiale. Viceversa, quasi ovunque, il superamento dei limiti sostenibili delle catture in mare ha reso stazionari i livelli di produzione della pesca. In questo quadro i cittadini e i consumatori avvertono sempre più il problema della sicurezza e qualità dei prodotti ittici e sono, al tempo stesso, più sensibili alle tematiche ambientali, oltre che al benessere degli animali.
Queste considerazioni furono alla base della decisione dell?IFOAM (International Federation of Organic Agriculture Movements, l?organismo internazionale di riferimento per le produzioni biologiche), di approvare un protocollo-guida per l?acquacoltura biologica. In Italia un primo studio approfondito in materia di acquacoltura bio era stato promosso anni fa dal Consorzio Uniprom, che aveva coinvolto ricercatori e produttori in un progetto sperimentale multidisciplinare. Quei risultati – insieme al basic standard IFOAM e al disegno di legge sull?acquacoltura biologica depositato al Senato – hanno avuto grande rilevanza sullo standard ICEA, che ha potuto giovarsi anche dei risultati ottenuti dall?applicazione dei diversi standard in vari Paesi Gran Bretagna, Germania, Svezia, Svizzera, Norvegia, Austria, Irlanda, Stati Uniti e Canada.
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