Mondo

Alleanze a ritmo di samba

E intanto la casa torinese va forte in America Latina.

di Paolo Manzo

Sciogliendo l?alleanza con GM, non è vero che Fiat rinneghi la sua volontà di internazionalizzarsi. L?America latina riveste ad esempio un ruolo strategico fondamentale, basti pensare a ciò che diceva qualche mese fa Cristiano Rattazzi, presidente di Fiat Auto Argentina: «A Cordoba abbiamo la fabbrica più moderna del mondo e con un accordo di libero commercio con l?Ue potremmo cominciare a esportare auto persino in Europa». Se questa frase può sembrare ottimista (lo stabilimento di Cordoba produce solo motori e scatole di cambio), segnali positivi arrivano dal Brasile, dove la Fiat è la seconda casa automobilistica, per produzione e vendite, con oltre il 24% di quota mercato. Basti pensare che tra le auto più vendute nel Paese del samba, dietro alla Volkswagen Golf e alla Fiat Palio, nel 2004 si è piazzata l?intramontabile Uno, prodotta nella fabbrica Fiat di Betim, a pochi chilometri da Belo Horizonte. Ma anche sul Venezuela la Fiat punta forte nel 2005, con la riapertura di un impianto di montaggio di veicoli (provenienti, manco a dirlo, dal Brasile) e una campagna pubblicitaria aggressiva. Luca Todeschini, responsabile della società cui è affidata la commercializzazione dei prodotti Fiat nel mercato venezuelano, è chiaro: «Nel primo trimestre 2005 saremo in grado di montare la Uno con la stessa qualità delle catene di montaggio brasiliane». L?obiettivo? Tornare ad essere leader in un mercato abbandonato nel 1999.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA