Politica
Alleanza cooperative incontra Di Maio: Legge contro false coop subito dopo la manovra
Alleanza Cooperative, Gardini “La richiesta: Legge contro false coop subito dopo la manovra. Sviluppo, per far crescere il Pil puntiamo al Bes. Reddito cittadinanza, fare lo scatto per passare da sostegno a impresa. Appalti, stop al massimo ribasso”
di Redazione
“C’è un tema prioritario per noi, combattere la violazione delle regole del lavoro. Nel caso specifico si chiamano false cooperative. È un tema urgente sia per evitare lo sfruttamento del lavoro sia per combattere la committenza che ne abusa e beneficia di un illegittimo vantaggio competitivo. Chiediamo di aprire un tavolo subito dopo l’approvazione della manovra”.
Lo dice Maurizio Gardini (nella foto) presidente dell’Alleanza Cooperative intervenendo, a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Brenno Begani, all’incontro al Mise convocato dal ministro Luigi Di Maio confermando che l’Alleanza delle Cooperative accoglie molto positivamente l’apertura del tavolo di dialogo con le parti sociali.
“Sulla semplificazione le imprese riaffermano la necessità di snellire il percorso burocratico. Va recuperata, a tal fine, la semplificazione tributaria e della giustizia che non appaiono evidenti nei testi che circolano. Bene la soppressione del Sistri e il fondo a garanzia dei crediti PA per le pmi. In materia di appalti – si legge nella nota – apprezziamo l’intenzione di stralciare sia le previsioni di ricorrere alla procedura negoziata per importi superiori a 2,5 milioni, rispetto all’attuale soglia di 1 milione che equivarrebbe a far uscire dalle maglie dei controlli il 30% delle gare sia le parti relative al massimo ribasso”.
“Sul disegno di legge delega attendiamo di conoscere il testo, ma ci preoccupa il lungo cantiere parlamentare. Sul tema dello sviluppo – aggiungono Gardini, Lusetti e Begani – riaffermiamo la necessità di legare la crescita più che al Pil al Bes, perché non può esserci uno sviluppo con un’unica direttrice che taglia fuori interi territori, non solo il Sud, ma tutte le aree interne. Si pone il tema delle infrastrutture viarie, tecnologiche, della cura del territorio e dell’infrastrutturazione sociale”.
“Il reddito di cittadinanza, può dare il suo contributo per passare dalla povertà all’occupazione, ma per riuscirci – conclude la nota – dobbiamo impegnare le imprese in questo percorso. Come nei workers buyout la Naspi capitalizza le imprese, così il reddito di cittadinanza può capitalizzare nuove attività imprenditoriali”.
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