Welfare

Alle Paralimpiadi Oscar e Genny

Oscar è Oscar de Pellegrin, l’arciere che ha portato la bandiera italiana ieri sera durante la cerimonia d’apertura dei Giochi. Genny è un’innovativa sedia a rotelle utilizzata anche dal nostro portabandiera

di Carmen Morrone

«Sto camminando per Londra sulla sedia a rotelle e in mano reggo il telefonino da cui le sto parlando. Insomma ho le mani libere, non devo spingere la carrozzina. Come una volta», afferma il savonese Paolo Badano, papà di Genny. Genny si muove grazie all’elettricità, ma rispetto alla maggior parte degli altri scooter elettrici è su due ruote. Per questo è meno ingombrante. Ma è sicura? «Genny ha passato test e controlli- afferma Badano-. Per le sue dimensioni è versatile, si cammina in città, si entra al cinema, al ristorante, in maniera discreta. E poi è bella». Questo è un punto non secondario per Badano. « non si accetta la carrozzina. Anche se ci si rende conto che è diventato l’unico mezzo per muoversi. Quando entri nei negozi di ortopedia e ne vedi un campionario, ti si stringe il cuore per la tristezza. Davanti a Genny i commenti sono quelli che la gente fa davanti a una bella automobile». Genny sarà anche la Ferrari delle carrozzine, bella, di design, ma costa 16mila euro. «La produzione è a artigianale. A Montecassiano, in provincia di Macerata, ho trovato degli artigiani di altissimo livello e disponibili a produrre anche solo qualche centinaio di pezzi. Questo spiega il prezzo». Genny è anche una sfida imprenditoriale. Il geometra Badano ha ideato la carrozzina “copiando” il segway, la biga elettrica che si guida in piedi. Genny è la versione sitting. «All’inizio l’azienda del Segway se l’era presa un po’, ma ora segue questa esperienza». A cui, qualche mese fa, nessuno credeva. «La produzione è cominciata a marzo. Nei mesi precedenti ho cercato partnership, sponsor, mutui dalle banche. Poi ho preferito fare da solo». Badano e Genny sono a Londra dove si stanno svolgendo le Paralimpiadi. Una vetrina importante. «Genny fa risparmiare energie agli atleti che in gara utilizzano braccia e mani. Alcuni di loro hanno già acquistato una delle 180 Genny vendute sino ad oggi». Fra questi anche il portabandiera azzurro Oscar de Pellegrin. Innovativo anche il sistema di vendita. «Ho creato i Genny Point, piccoli negozi curati nel design sempre Made in Italy. Per il momento solo in Germania». Un difetto? «I gradini. Rimangono insormontabili. Ma per il resto Genny ti fa sentire più autonomo, che è questa sensazione che rimette in moto un disabile. Quando una spiaggia viene definita accessibile perché  il bagnino ti prende in braccio per portarti al mare, è una delusione, in questo caso si può parlare di spiaggia assistita. Non c’è molta evoluzione nel campo della disabilità. Genny nel suo piccolo sta dando uno scossone e spero che ci siano altre invenzioni». Genny con una carica fa 600km. E un pieno, da una domestica presa di corrente, costa un euro. C’è da scommettere che avrà successo. Anche fra i normodotati. Se anche questo porta a migliorare la sensibilità di amministratori e cittadini verso la realizzazione di città, case, cinema accessibili, ben venga.


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