Cultura

Allattare in pubblico; anche l’arte dice sì

In Inghilterra una mostra “Allattare” della ritrattista Leanna Pearce realizzata per celebrare e normalizzare l’allattamento in pubblico. «I seni sono diventati degli oggetti sessualizzati. Ed oggi è considerato quasi anormale allattare i propri bambini in pubblico», dice l’artista. Le immagini

di Anna Spena

L’allattamento al seno in pubblico rappresenta ancora un tabù. Così l’Università di Design Centre di Sunderland, Inghilterra nord orientale, sfida la percezione pubblica proponendo la mostra dell’artista Leanna Pearce realizzata per celebrare e normalizzare l’allattamento al seno attraverso una serie di ritratti che raffigurano le mamme insieme ai loro bambini nel momento dell’allattamento. La mostra “Allattare” allestita negli spazi dell’università inglese, dal 19 aprile al sei maggio, è nata dopo l’esperienza personale dell’artista durante i periodi di allattamento al seno delle sue due figlie.

«I media sono costantemente concentrati su storie negative», spiega la mamma – artista. «Così tanto che a volte sembrano dimenticare il prezioso valore funzionale di racconti di storie belle come l’allattamento al seno. I seni sono diventati quasi degli “oggetti sessualizzati” ed oggi è considerato quasi anormale allattare al seno, soprattutto in pubblico».


Attraverso la sua mostra, l’obiettivo principale dell’artista è quello di ristabilire l’equilibrio del gesto naturale di nutrire i bambini con il latte materno. «Nel mio lavoro», ha continuato l’artista, «ci sono tante giovani madri che con orgoglio nutrono i loro piccoli». Quando ha iniziato l'allattamento al seno della sua prima figlia, Leanne si è appassionata all’immagine che vedeva riflesse e ha iniziato a realizzare una serie di autoritratti.

«Ho allattato entrambe le mie figlie al seno. Le madri che allattano al seno sono forti, potenti. L'allattamento al seno è una realtà complessa, una questione che mi ha sempre appassionata perché i seni sono stati troppo sessualizzati. È difficile distinguere tra qualcosa di sessuale e naturale oggi».

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