Mondo
Allarme sul web: “L’Egitto bombarda i barconi dei profughi”
"C'è una mafia che gestisce e trae profitto dalla tratta di esseri umani, organizzando barconi che, dalle coste dell'Africa, arrivano in Italia". All'ammissione del portavoce del Ministero dell'Interno egiziano, pronunciata nel settembre scorso, secondo alcune Ong sarebbero seguiti i fatti: ossia il bombardamento, avvenuto l'altro ieri, di un'imbarcazione di profughi. Nella nebbia del lungo inverno arabo, difficile scorgere un po' di luce. Resta però un dato impressionante: tra domenica e lunedì, la Guardia costiera italiana ha portato soccorso a 42 imbarcazioni, per un totale di 6000 persone
di Marco Dotti
In Egitto, "è attiva una mafia che gestisce il traffico di clandestini verso l'Italia". Così dichiarava all'agenzia AFP il portavoce del Ministero degli Interni egiziano, Hany Abdel Latif. Era il 17 settembre scorso e Latif ammise che, in Egitto, era operativo un network criminale capace di organizzare e trarre grandissimo profitto dalla tratta di esseri umani, volgendo a proprio vantaggio emergenze, crisi e guerre che stavano (e stanno) destabilizzando il Mediterraneo.
Mentre da tutto il mondo giungono appelli – l'ultimo, in un editoriale del Guardian di ieri, che titolava: "L'Europa non può scappare dai suoi doveri umanitari" – per affrontare quella che si preannuncia come una catastrofe, proprio dall'Egitto arrivano notizie inquietanti, diffuse da alcuni esponenti di una Ong (Amera,) e subito rimbalzate sui media arabi e africani: la marina egiziana avrebbe bombardato un barcone al largo delle sue coste.
Il condizionale è d'obbligo, ma la difficoltà di avere informazioni precise e chiare in questo momento di massima allerta, rende difficile distinguere il vero dal verosimile. Soprattutto sui media francofoni, però, la notizia ha destato allarme e sta alimentando un dibattito molto acceso.
Se verificata, si tratterebbe della prima volta che una marina "ufficiale" apre il fuoco, contravvendendo alle regole internazionali del diritto del mare, oltre a quelle – ça va sans dire – del diritto umanitario.
Nel frattempo, a Guardia Costiera italiana, solo negli ultimi giorni, ha portato soccorso a 42 battelli per un totale di 6.500 persone. Mentre arriva un'altra notizia, relativa al naufragio di un barcone partito dalla Libia con 400 persone a bordo.
Fotografia: Immigrati in arrivo sulle coste italiane
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