Welfare
Allarme Oms: cresce il commercio d’organi
Gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms), in un incontro a Ginevra: "riteniamo che il 5-10% di tutti i reni trapiantati nel mondo nel 2005 provenga da questo 'circuito'".
di Redazione
La domanda cresce piu’ dell’offerta. E cosi’, sempre piu’ spesso, per riuscire a sottoporsi a un trapianto salvavita i malati ricorrono al ‘commercio d’organi’. Pezzi di fegato, midollo, sangue, ma soprattutto reni, comprati in Paesi poveri come Pakistan, Egitto e Filippine. E venduti da persone disperate, che ricorrono a intermediari finendo per intascare meno di quanto promesso. A lanciare l’allarme sono gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), in un incontro a Ginevra. Il fenomeno e’ in netto aumento, assicura Luc Noel, Unita’ Tecnologie sanitarie e farmaceutiche Oms. E “riteniamo che il 5-10% di tutti i reni trapiantati nel mondo nel 2005 provenga da questo ‘circuito'”. Una ‘compravendita’ che, avverte l’agenzia Onu per la Sanita’, comporta svariati pericoli. Il ricorso al trapianto come soluzione finale a un’insufficienza d’organo non piu’ curabile cresce costantemente. Complici i continui progressi della medicina, conferma infatti Jeremy Chapman del Westmead Hospital di Sydney, in Australia, si impenna la richiesta di reni, fegato, cuore, cornee e midollo ‘di ricambio’. Per contro, invece, gli organi prelevati da cadavere non bastano e le liste dei pazienti in attesa si allungano.
Da qui la tentazione di ‘fare la spesa’ nella nazioni in via di sviluppo perche’ “il ricco, per sopravvivere, arriva anche a comprare gli organi dal povero”, ammette Chapman. E lo sa bene Farhat Moazam del Sindh Institute di Urologia e trapianti di Karachi, in Pakistan. La specialista, intervenuta alla conferenza all’Oms, parla di un vero e proprio ‘turismo dei trapianti’, con viaggiatori stranieri che arrivano in Pakistan per acquistare reni. Tanto che, “in aree povere del Paese – racconta – ci sono villaggi in cui il 40-50% della popolazione ha un rene solo perche’ l’altro l’ha venduto”. Per quanto? “Spesso per un organo vengono promesse anche piu’ di 150 mila rupie (2.500 dollari) – conclude Moazam – ma poi, tolti i costi medici e la quota che spetta al mediatore, cio’ che resta a chi vende e’ molto meno”.
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