Famiglia

Allarme Ocse: Italia senza bambini

Secondo il rapporto Starting Strong i piccoli sotto i 6 anni sono appenna il 5,6% della popolazione. Il problema? Troppe mamme a casa senza lavoro

di Benedetta Verrini

E’ un’Italia senza bambini quella fotografata dal recente rapporto Ocse “Starting Strong”: i piccoli sotto i sei anni rappresentano appena il 5,6% della popolazione, il livello più basso tra tutti i Paesi industrializzati.
L’analisi, che ha monitorato 12 nazioni, ha messo al primo posto gli Stati Uniti (8,6%), poi la Norvegia (8,2%), la Danimarca (7,8), il Regno Unito (7,4%).
Secondo l’Ocse il nostro Paese resta il fanalino di coda anche per quanto riguarda l’occupazione femminile, e i due aspetti sembrano strettamente collegati perché i Paesi con il più alto tasso di occupazione in rosa (come Norvegia, Danimarca e Stati Uniti) hanno anche il più alto tasso di fertilità. In Italia, dove lavora meno del 60% delle donne tra i 25 e i 34 anni, la baby popolazione in dieci anni è scesa dal 6 al 5,6%; in Finlandia, dove la percentuale di mamme occupate sfiora l’80%, l’indice di fertilità è rimasto stabile al di sopra del 7%.
L’analisi ha affrontato anche il tema della povertà infantile, mettendo in evidenza il fatto che l’intervento dello Stato può contribuire moltissimo a ridurre il disagio. E anche in questo caso l’Italia, con oltre due milioni di famiglie in stato di povertà, nell’ultimo decennio non sembra aver attuato un intervento sufficientemente incisivo, visto che la povertà infantile è stata ridotta per meno del 5% del totale.

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