Formazione

Allarme false Ong

La Campagna Stop Millennium Round avverte, troppe le false ong. Almeno il 50% di quelle accreditate al WTO

di Paul Ricard

A due mesi da Doha e dal vertice della WTO una novita’ degli ultimi giorni e’ quella delle ONG accreditate a Doha. Uno dei problemi di questo meeting, per le ONG, e’ infatti quello diriuscire ad essere presenti. La WTO aveva stabilito una precisa procedura diaccreditamento e, secondo fonti non ufficiali, pare abbiano fatto richiesta 647 organizzazioni. Per ciascuna di esse il numero di persone ammesse a partecipare e’ stato recentemente ridotto a uno (1) per la scarsita’ nelle capacita’ ricettive della citta’ ospitante.Percio’ a Doha, la cosiddetta societa’ civile mettera’ in campo solo 647persone. In realta’ non e’ cosi’. FOEI (Amici della terra internazionale) ha infatti analizzato l’elenco delleONG e le ha divise per tipologia:
– Pingo, Public interest ONG, cioé quelle che noi consideriamo vere ONG,organizzazioni no-profit per intenderci;
– Bingo, Business Initiated ONG, cioé tutti i gruppi di pressioneorganizzati da imprese commerciali per promuovere i loro interessi;
– Ringo, Research Intensive ONG, cioé gruppi di ricerca
– Altre non riconosciute.
Da questa suddivisione, FOEI dice che che le Bingo sono ben 328, cioe’ il 50,7%, e di queste 109 sono targate USA e 115 Europa. Esse coprono varisettori industriali e nel commercio dei beni. Di particolare interesse il fatto che fra queste vi sono 35 comitati consultivi del governo americano, che ha provevduto in prima persona asvolgere le loro pratiche burocratiche per ottenere l’accesso a Doha. Relativamente alla loro presenza molte ONG americane stanno chiedendo a MikeMoore di non accreditare questi comitati, offrendo i loro posti ad altre ONGdel sud del mondo. Le “vere” ONG sarebbero dunque 256, di cui 182 provenienti da paesisviluppati, anche se l’International Centre for trade and sustainable development (ICTDS), molto noto per i suoi notiziari informativi sulla WTO, afferma che da una loro analisi sarebbero ancora meno, poco meno di 200.Un po? poco come trasparenza ed apertura alle ONG, come tante volte promessodopo Seattle.Ed allora, visto che la presenza a Doha sara’ cosi’ ridotta si e’ pensato diritrovarsi in un altro luogo: dal 5 all’8 novembre, a Beirut, si svolgera’ il WORLD FORUM ON THE WTO, cometappa della campagna internazionale per fermare un nuovo round di trattativecommerciali.
L’incontro e’ organizzato dalla ONG araba “Networf for development e dalla Piattaforma Libanese sul WTO.Informazioni all’indirizzo: www.worldforumbeirut2001.org
altre informazioni: www.retelilliput.org/stopwto

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