E’ allarme nazionale negli Stati Uniti a causa dell'aumento delle morti per overdose: ad affermarlo è il ministro Eric Holder, che in un videomessaggio sul sito del ministero della Giustizia ha parla di un incremento del 45% in quattro anni. In un fenomeno che è paragonabile a un'epidemia.
I numeri sono stati resi noti da un nuovo report sul mercato degli stupefacenti realizzato per la Casa Bianca dall’istituto
Rand Corporation. Secondo l’indagine,
per fare acquisti al mercato della droga negli USA i tossicodipendenti spendono 109 miliardi di dollari (i dati sono riferiti al 2010), cioè più, per esempio, di quanto spende il totale della popolazione nel settore dell’elettronica, e oltre un quinto del totale della spesa alimentare.
Il mercato però è cambiato rispetto al 2000. In dieci anni infatti è sceso il consumo di cocaina a favore di quello di marijuana, che nel 2010 superava il primo del 50%. Anche il consumo di eroina non è tramontato, anzi: secondo l’indagine, gli eroinomani sono ben un milione e mezzo.
Il ministro della Giustizia ha spiegato che la dipendenza da eroina e altri oppiacei – compreso alcuni tipi di antidolorifici sta influenzando la vita degli americani sotto ogni aspetto. "Spesso con conseguenze mortali", ha aggiunto. Holder ha parlato anche di una campagna aggressiva lanciata sia dal suo ministero sia dalla Dea (la Divisione antidroga) per tenere lontano dalle strade l'eroina e le altre droghe illegali, oltre all'intenzione di assicurare alla giustizia ogni trafficante.
Dal 2011, ha scritto il Washington Post, la Dea ha avviato oltre 4.500 indagini su casi di droga e i sequestri lungo il confine sud occidentale sono aumentati del 320%. La Dea sta allargando anche il suo programma rivolto a medici, farmacisti e paramedici affinché abbiano sempre con sé dosi di nalaxone, un farmaco che se somministrato tempestivamente può salvare la vita di chi è colpito da overdose.
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