Welfare

Allargamento Ue: errore grave chiudere frontiere

L'economista del lavoro Tito Boeri è assai critico sulla scelta del governo di impedire per 2 anni il libero ingresso in Italia dei cittadini dei Paesi che dal 1 maggio saranno comunitari

di Paolo Manzo

”E’ stato un errore imperdonabile quello di chiudere le frontiere a lavoratori qualificati, con un ottimo livello di istruzione, facilmente integrabili”. E’ quanto dichiarato al quotidiano ‘Il Messaggero’ dall’economista del lavoro Tito Boeri in merito alla scelta del governo di rinviare di due anni il libero ingresso in Italia per lavoro dei cittadini dell’Europa dell’est che dal primo maggio saranno comunitari. ”L’allargamento a 25 paesi -spiega l’economista- e’ vitale per lo sviluppo economico, da troppo tempo asfittico della nostra Europa. La tecnologia dell’informazione dovra’ diffondersi anche nell’uso produttivo, nei sistemi informatici di gestione d’impresa, dove siamo parecchio dietro agli Stati Uniti. Questa nuova economia sfonda solo se ha sotto di se’ un grande mercato”. ”I paesi dell’Est -spiega Boeri- che stanno per entrare hanno scelto un sistema di assistenza all’europea, che contiene il piu’ possibile le diseguaglianze. Vero il sindacato e’ debole, ma si sta rafforzando ovunque. Certo, non siamo ai livelli di protezione sociale massima dell’Unione, quelli della Danimarca e della Svezia”. ”Il Parlamento di Stoccolma ha rimosso prorpio ora -conclude- il blocco biennale agli ingressi per lavoro dai nuovi paesi membri, che il governo aveva imposto”.


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