Cultura
Alla scoperta delle tecniche “anti-bufala”
Il corso online promosso da Volontari per lo Sviluppo, rivista di Focsiv
di Redazione
Volontari per lo Sviluppo lancia un nuovo corso della sua scuola virtuale Ong 2.0 dal titolo Tecniche anti-bufala per giornalisti e non. L’idea è quella di fornire strumenti e metodi, offerti da Internet e dalle comunicazioni digitali che consentono di evitare molti degli errori più comuni. Perché il rischio di diffondere notizie false, distorte o manipolate, create per propaganda politica o commerciale oppure scaturite dai pregiudizi di ciascuno riguarda anche il giornalismo partecipativo.
Il corso di Volontari per lo Sviluppo, rivista di Volontari nel mondo – Focsiv intende quindi fornire gli strumenti necessari per difendersi dalle trappole della comunicazione.
Il programma sarà sviluppato in due incontri il 4 e l’8 giugno e fornirà informazioni su, per esempio, origini delle “bufale” processi di creazione e significati profondi, recupero notizie cancellate dal wen, come anche analisi di database informativi, di immagini e video per autenticazione come anche esempi pratici di bufale giornalistiche. Il docente è Paolo Attivissimo: giornalista informatico, autore di una decina di libri di divulgazione e indagine informatica, collaboratore per le Ict della Radiotelevisione Svizzera, blogger e “cacciatore di bufale”. Il suo Servizio Antibufala ha raccolto oltre 8 milioni di visitatori.
Il corso costa 50 euro e si svolge in diretta online alla presenza dell’esperto con cui si può interagire, facendo domande e interventi. Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza. Per partecipare basta avere una connessione internet. Ogni sessione può essere seguita anche in differita. Per maggiori informazioni si può scrivere a: formazione@volontariperlosviluppo.it
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.