Salute
Alla ricerca una quota del Superenalotto
L'idea è del vicepresidente dei deputati Pdl Domenico DI Virgilio. Alla presentazione il plauso di Briatore, Arbore, Tony Renis e Paola Ferrari
di Redazione
Chi viene toccato dalla dea bendata potrà contribuire al bene comune destinando «il 50 per cento della quota del montepremi del Superenalotto, qualora superi i 75 milioni di euro, a sostegno dei disabili, dei malati cronici non autosufficienti e alla ricerca scientifica». È la proposta presentata in conferenza stampa a Montecitorio da Domenico Di Virgilio, vicepresidente dei deputati del Pdl. «Ci vuole una spinta popolare – aggiunge Di Virgilio – per far calendarizzare subito in commissione Affari e finanze la proposta, affinché questa diventi legge il prima possibile».
Presenti, come testimonial d’eccezione al battesimo dell’iniziativa anche Flavio Briatore, Renzo Arbore, Tony Renis, Paola Ferrari. La mia proposta non ha nulla di ideologico ma è dettata da uno spirito umanitario, «ho parlato con i colleghi – racconta il deputato Pdl – e la mia iniziativa è stata apprezzata da tutti. Ha avuto un appoggio bipartisan». Le resistenze possono invece arrivare dalle società, avverte il primo firmatario del testo, ma la proposta non «intacca il 62% della quota che va allo Stato ma il 38%, che è la somma destinata ai vincitori». Di Virgilio cita poi le cifre: «Nell’ultimo anno e mezzo avremmo potuto destinare in beneficenza più di 400 milioni di euro e pensiamo che in Italia ci sono 2 milioni e 200 mila disabili».
«La fortuna è cieca -dice Paola Ferrari – ma il legislatore può prenderla per mano e guidarla un po’ di più. Per questo approvo l’iniziativa in modo incondizionato. È giusto ridistribuire le risorse tra chi ha troppo e chi ha troppo poco». Le fa eco Arbore: «Apprezzo questa proposta tutta italiana. Noi italiani abbiamo molti difetti, ma poi scatta in noi una forte solidarietà che ci caratterizza». «Le idee semplici sono sempre le più efficaci. Una proposta così – afferma Briatore – dovrebbe diventare legge domani mattina. È importante che subito si possa avere questo impatto sul volontariato». «Una proposta grande, grande, grande», dice Renis. Infine un rappresentante delle associazioni del mondo no profit dice di essere felice per l’iniziativa e ringrazia Di Virgilio perché «la proposta arriva quando è stato ridotto il cinque per mille e c’è bisogno di aiuto».
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