Volontariato

Alimenti senza glutine lo chiede l’Aic

La richiesta alle azione da parte dell'associazione italiana che riunisce le persone colpite da celiachia

di Redazione

Le aziende producano alimenti senza glutine per le 350mila persone che in Italia sono colpite da celiachia, la forma di intolleranza alimentare al glutine, appunto, che causa una serie di piccoli o grandi disturbi spesso non diagnosticati. E’ questa la richiesta che arriva dall’Aic, l’associazione italiana celiachia, che sottolinea, con questa richiesta di cibo “gluten free” la necessità di sensibilizzare gli operatori addetti alla preparazione alimentare. La celiachia, infatti, colpisce un individuo ogni 100-150 e compare con l’introduzione delle prime pappe. “Compare – spiega l’associazione – generalmente tra i 9 e i 12 mesi, poco dopo lo svezzamento con l’introduzione del glutine nella dieta, attraverso pasta, biscotti, pane, ma sono sempre più i casi che esordiscono dopo i due anni e anche in età adulta”. La malattia celiaca è una enteropatia caratterizzata da una intolleranza permanente al glutine, proteina contenuta nel frumento, e alle prolamine sostanze contenute nella segale, nell’avena e nell’orzo. Questo problema sarà anche discusso in un convegno su “Industria alimentare e celiachia: necessità e procedure operative”, organizzato dall’Aic a Milano il prossimo 6 settembre, con l’Alspa e con il patrocinio dell’ordine regionale dei tecnologi alimentari della Lombardia e della Liguria


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