Volontariato
Alimentazione: 9 italiani su 10 dicono no agli Ogm
Coldiretti: Solo un italiano su 10, è disposto a consumare alimenti contenenti Ogm. Il tutto, però, ad una condizione: che il prezzo di acquisto sia scontato in maniera netta
di Redazione
Solo un italiano su 10, ossia il 13% del totale è disposto a consumare alimenti contenenti ingredienti Ogm. Il tutto, però, ad una condizione: che il prezzo di acquisto sia scontato in maniera netta. Il no degli italiani agli Ogm è sancito dall’indagine 2003 Coldiretti-Ispo che è stata presentata oggi in occasione della prima giornata del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio. Secondo l’indagine la grande maggioranza dei consumatori, il 53%, non sarebbe disposto ad acquistare elementi biotech neanche se costassero ben più del 20% in meno rispetto agli alimenti tradizionali. Secondo gli italiani gli Ogm non fanno, dunque, bene alla salute (50%) e non piacciono neanche gli alimenti che promettono, grazie alla presenza di Ogm, di avere proprietà nutrienti in misura superiore agli alimenti normali (il 40% dei 4500 intervistati dice no). Per quanto riguarda l’informazione sugli Ogm 8 italiani su 10 vogliono sapere il luogo di origine della componente agricola contenuta in ciò che si mangia: diventa, quindi, sempre più importante il ruolo delle etichette, che devono essere in grado di fornire al consumatore indicazioni chiare e precise. Secondo il 68% degli italiani, oltre al luogo di origine delle componenti agricole nelle etichette deve essere sempre evidenziata la presenza di Ogm, anche se in quantità minima. E, se gli Ogm non piacciono, neanche il biologico, che pure dovrebbe essere fonte di rassicuranti garanzie, riesce a fare innamorare gli italiani. Il 49% di essi continua, infatti, a preferire gli alimenti tradizionali legati al territorio rispetto a quelli etichettati come biologici, garantiti Ogm free o arricchiti da nutrienti come il Selenio o l’Omega 3. Secondo l’indagine Coldiretti-Ispo il biologico non è dunque il cibo che più attrae gli italiani, anche se quest’anno è stato il 18% di essi ad indicarlo come alimento preferito rispetto all’8% dell’anno scorso. Infine, il 2003 ha visto il trionfo del made in Italy: 4 italiani su 10 sono disposti a pagare di più gli alimenti acquistati pur di avere certezza della qualità e dell’origine italiana garantiti da una certificazione: un marchio doc, Igp o dop sono garanzia di qualità. Un mercato, quello dell’alimentazione su cui in Italia si riversa ogni anno un valore complessivo di 116 miliardi di euro, con un incremento del 3,7% rispetto allo scorso anno. Ogni famiglia spende per la propria spesa circa 420 euro al mese, pari al 15,3% della spesa familiare complessiva.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.