Cultura

Alimentare: sequestrato un famoso ketchup, è cancerogeno

Il prodotto, "Mato Mato" della Kraft, del tipo "Piccante", contiene un colorante vietatissimo. L'azienda: prodotto non più in vendita da tempo

di Gabriella Meroni

Il ketchup Mato Mato, distribuito dalla Kraft, è finito nel mirino dell’ispettorato centrale repressione frodi che ne ha sequestrate oltre 22 tonnellate. All’interno del prodotto è stata infatti rilevata la presenza di un colorante, il Sudan 1, vietato dall’Unione europea perché ritenuto cancerogeno e dannoso per la salute. Il primo sequestro, informa una nota del ministero delle Attività produttive, è stato effettuato presso una ditta di produzione e confezionamento in provincia di Cremona e ha riguardato oltre 5 mila e 700 confezioni. Le requisizioni successive hanno invece portato alla requisizione di oltre 52 mila confezioni in depositi di stoccaggio del Lazio e della Sicilia. “Le produzioni alimentari – afferma al riguardo il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno – necessitano di costante difesa e di repressione di ogni tentativo di frode per salvaguardare il produttore e garantire al consumatore la qualità dei prodotti e le caratteristiche merceologiche dichiarate in etichetta”. Il ministro annuncia quindi un’intensificazione dei controlli e spiega che “ora saranno svolti ulteriori accertamenti rivolti ai centri di distribuzione al consumo in modo da verificare la presenza di altre partite dello stesso prodotto contenenti il colorante vietato”. La Kraft in merito alla vicenda ha precisato: “Il prodotto Mato Mato Ketchup, posto sotto sequestro nei depositi, concerne solo il tipo Piccante di un unico lotto di produzione già prudenzialmente e volontariamente ritirato dal mercato e accantonato sin dal settembre 2003, in seguito all’allerta UE sul colorante Sudan 1, che concerneva tutti i prodotti alimentari potenzialmente contenenti peperoncino indiano, come ampiamente riportato dalla stampa all’epoca”: è quanto riferisce Kraft Food Italia in un comunicato del suo ufficio stampa. “Il lotto in questione – sottolinea l’azienda – non è pertanto più in circolazione da tempo. Il prodotto in commercio é assolutamente regolare”.


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