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Algeria: sì alla riconciliazione nazionale

Gli algerini dicono sì al 97% alla proposta di riconciliazione nazionale del Presidente Bouteflika per chiudere un decennio di guerra civile tra lo Stato e i terroristi islamici

di Joshua Massarenti

Gli elettori algerini hanno votato con il 97,36% di sì al referendum sul progetto di Carta presidenziale per “la pace e la riconciliazione”. Lo ha dichiarato il ministro dell’interno algerino Yazid Zerhouni, ripreso dall’Afp. Il sì è stato ulteriormente rafforzato da un alto tasso di partecipazione al voto, vicino all’80% (percentuale fornita dal ministero dell’interno).

Sulla repartizione geografica del voto, Zerhouni ha rivelato che “le città colpite dal terrorismo hanno registrato partecipazioni record. Algeri, nota per la bassa affluenza alle urne, ha registrato una partecipazione di 71,83%, costituendo un record per la capitale”. I tassi di partecipazione più deboli si sono invece verificati a Tizi Ouzou (11,40%) e a Béjaia (11,5%), le due principali città della Kabilia, regione situata a est di Algeri e nota per essere ostile all’amministrazione cnentrale algerina.

Lo scrutinio si sarebbe svolto senza grossi incidenti, previo quelli che si sono verificati in una quindicina di comuni della Kabilia. Secondo giornalisti locali, almeno quattroseggi elettorali sono stati presi d’assalto da giovani manifestanti kabili, pronti a bruciare le schede elettorali.

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