Politica

ALGERIA. Elezioni: Bouteflika verso il terzo mandato

Si chiude oggi la campagna elettorale. Il 9 aprile le presidenziali.

di Redazione

Migliaia di persone sono attese oggi al grande comizio che il capo dello Stato uscente Abdelaziz Bouteflika terrà ad Algeri a conclusione della campagna elettorale per le presidenziali del 9 aprile. «Sarà una fine di campagna all’insegna dell’apoteosi, inedita» ha annunciato il direttivo della sua campagna che ha organizzato fin nei minimi dettagli l’evento a La Coupole, un immenso complesso sportivo alla periferia di Algeri dove Bouteflika aveva già annunciato la sua candidatura il 12 febbraio.

Nei mesi passati Bouteflika ha modificato la Costituzione algerina in modo da consentirgli di candidarsi per un terzo mandato e ha percorso in lungo e in largo il Paese, facendo tappa in ben 38 wilayas (dipartimenti), da Tamanrasset (estremo sud) a Annaba (estremo est) a Oran, la grande città dell’ovest, alla Cabilia, ripetendo incessantemente il suo appello agli algerini a recarsi a votare.

Cinque gli avversari di Bouteflika: Moussa Touati, presidente del Fronte nazionale algerino (Fna, nazionalista), Jahid Younsi, presentato da El Islah (islamista moderato), Louisa Hanoune, del Partito dei lavoratori (Pt,trozkista), Mohamed Said (Partito della Giustizia e libertà, Pjl – islamico moderato), Ali Fawzi Rebaine (AHD-54, nazionalista). Said e Rabain hanno scritto una lettera al capo della commissione elettorale, Ahmad Auyahya in cui hanno protestato per la disparità di opportunità che hanno avuto i candidati minori nel presentare il loro programma all’elettorato rispetto al presidente uscente.

 

Le autorità algerine hanno invitato l’Onu, l’Unione africana, la Lega araba e l’Organizzazione della conferenza islamica(Oci) ad assistere allo scrutinio. I tre rappresentanti delle Nazioni unite non avranno però una «missione di osservazione» ha precisato oggi in un comunicato il capo della delegazione, il mauriziano Arfan Abdool Rhaman. «Al termine della missione, redigeremo un rapporto per il segretario generale delle Nazioni unite» Ban Ki-moon, ha aggiunto.


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