Welfare
Algeria, due giornalisti morti in scontri di ieri
La manifestazione dei berberi ad Algeri sfocia in scontri con la polizia che apre il fuoco. I due morti dovrebbero essere reporter algerini. Oltre cinquecento feriti.
Sarebbe di almeno 2 morti (2 giornalisti algerini) e di almeno 400 feriti tra i dimostranti il bilancio dei gravi scontri scoppiati ieri ad Algeri durante una grande manifestazione dei berberi della Kabylia contro la repressione nella regione. Gli scontri erano scoppiati quando, deviando dal percorso ufficiale, i manifestanti avevano cercato di raggiungere il Palazzo presidenziale, suscitando la reazione della polizia.
I manifestanti avevano cominciato ad arrivare sin dalla mattina presto, arrivavano da Tizi Ouzou, Bedjaïa, Bouira, Boumerdès, Sétif, Bordj Bou Areridj, i centri della protesta.
Una fiumana di persone ? forse mezzo milione ? che si è radunata a 10 chilometri dalla capitale, arrivando con tutti i mezzi: camione, autobus, auto. Un lungo corteo che inalberava drappi a lutto (per ricordare i morti della repressione) e striscioni antigovernativi mentre altoparlanti sistemati sulle auto diffondevano le canzoni di Matoub Lounès, il cantautore berbero ucciso nel giugno del 1998.
I berberi, discendenti dei popoli africani pre-arabi, sono almeno 4 milioni e 700 mila in Algeria (su 30 milioni di abitanti).
Dall?aprile di quest?anno, dopo l?uccisione di un giovane da parte di un poliziotto a Tizi Ouzou, nella Kabilya si succedono manifestazioni e scontri con la polizia. Già decine sono i morti (29 negli scontri del 29 aprile).
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.