Welfare

Alfio Lucchini: sostanze tutte uguali? un favore allo spaccio

Alfio Lucchini, presidente di Federserd, la federazione che raduna i 550 Sert italiani, proprio non riesce a salvare nulla della legge Giovanardi.

di Stefano Arduini

Alfio Lucchini, presidente di Federserd, la federazione che raduna i 550 Sert italiani, proprio non riesce a salvare nulla della legge Giovanardi. Vita: Dalle prime anticipazioni le tabelle non paiono così penalizzanti come nella prima formulazione della legge Fini? Alfio Lucchini: Non mi interessa entrare nel merito della soglie. Il punto è un altro: un sistema a tabella unica quali effetti produce sui consumi? Vita: Secondo l?osservatorio Ue di Lisbona, nessuno. Lei la pensa diversamente? Lucchini: Sostenere che tutte le droghe sono uguali potrebbe aumentare la pericolosità sociale degli spacciatori che, a parità di rischi, incrementeranno il commercio di cocaina ed eroina a scapito delle droghe leggere. Vita: Per voi operatori invece cambierà qualcosa? Lucchini: Non credo. Ma questa è una legge per molti aspetti inapplicabile. Vita: In che senso? Lucchini: C?è un colossale problema di metodo: le Regioni non sono mai state coinvolte, malgrado questa materia sia di loro competenza. È prevedibile che alcune di loro si rivolgano alla Corte costituzionale. Con successo, immagino. Vita: Venendo al merito? Lucchini: Si dice che per la certificazione dello stato di dipendenza è necessario un raccordo fra pubblico e privato. Benissimo. Peccato però che in quasi tutte le Regioni manchino i Dipartimenti delle dipendenze. E ancora: nell?elenco delle figure professionali necessarie per la certificazione e la progettazione dei programmi terapeutici si sono scordati gli assistenti sociali. Questa è una legge raffazzonata, fatta di corsa, che genererà grossi problemi interpretativi come già avvenuto con il metadone (vedi box, ndr). Senza considerare il buco nero del carcere. Vita: Giovanardi sostiene che questo è un provvedimento svuota carceri… Lucchini: Il ministro dovrebbe spiegare in termini di finanziamenti e strutture come intende facilitare il passaggio dal sistema penale al sistema riabilitativo. Non si tratta solo di rette, ma anche di serietà diagnostica e di costruzione di progetti. Nella legge c?è scritto, nero su bianco, che non ci saranno investimenti. La verità è che questo provvedimento è stato concepito a uso e consumo di pochissimi trust privati in modo che potessero tenere insieme comunità e servizi clinici. Vita: Dal suo punto di vista, però, qualche passo in avanti rispetto al testo Fini è stato fatto. Non crede? Lucchini: Le fondamenta dello stralcio Giovanardi sono le stesse. Il giudizio è profondamente negativo. Vorrei però fare un?altra osservazione sulle tabelle. Vita: Prego? Lucchini: Gli esperti esterni del comitato ad hoc provengono per la maggior parte dalla Società italiana di tossicologia forense, le cui posizioni proibizioniste sono note a tutti. Mancano gli operatori, ma anche i giudici e le forze di polizia. Vita: In tutti i paesi del mondo organi di questo tipo sono però composti da soli tossicologi? Lucchini: Questo è vero, come è altrettanto vero che in nessun?altra nazione esiste un panorama di operatori pubblici e privati competente e ricco di storia come il nostro.


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