Alessandra, che da sola non avrebbe mai osato l’affido

Alessandra Cipriano da poco più di un anno è affidataria single di una ragazza di 16 anni, che chiameremo solo A. e che era stata allontanata tre anni prima dalla sua famiglia con un provvedimento giudiziario. Lei è avvocato, le tutele e gli affidi li conosce da sempre, ma “solo” come professionista. È stato durante il Covid che ha pensato di fare un corso di formazione proposto dall’associazione Kairòs di Granarolo dell’Emilia, visto per caso su internet: «Ero incuriosita dagli approfondimenti degli aspetti psicologici vissuti dai ragazzi: pensavo che mi sarebbe stato utile sul lavoro», racconta.

Lì invece scocca la scintilla, quella che la coinvolge in prima persona. «Senza Kairòs, semplicemente nella mia vita A. non ci sarebbe», ammette Alessandra.

La testimonianza di Alessandra è una delle tante che VITA ha raccolto nel nuovo numero del magazine, titolato “Provate a fare senza”. Senza chi? Senza Terzo settore, cioè senza un’infinità non solo di servizi e di supporti ma anche di opportunità di crescita e di relazioni. Un capitolo è dedicato al supporto alla genitorialità garantito dalle organizzazioni del Terzo settore: Alessandra racconta la sua esperienza di genitore affidatario, Anna il sostegno psicologico che ha ricevuto nel gestire i disturbi del comportamento alimentare della figlia Matilde, Stefania la fatica di occuparsi, da madre sola, del figlio di sei anni con un forte disturbo oppositivi. Il numero tratteggia un mondo distopico, in un racconto a tratti doloroso ma che restituisce l’evidenza del tesoro che abbiamo e che spesso non vediamo. Sarebbe un mondo invivibile. Se sei già abbonato, leggi subito qui il nuovo numero; se vuoi abbonarti, puoi farlo da qui.

Alessandra Cipriano, affidataria