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Alemanno spinge sul quoziente

Roma avrà la sua versione del quoziente famigliare già nel 2010

di Redazione

«Non posso pensare che si chiuda questa legislatura senza aver fatto il quoziente familiare»: rilancia così Gianni Alemanno, sindaco di Roma. E continua: «su questo fronte noi vogliamo dare un esempio, sulla base di quanto ha già fatto il Comune di Parma: studiare una rimodulazione di tutte le tariffe e di tutte le tasse locali sulla base del quoziente familiare».

L’incontro “galeotto” fra Roma e Parma è del 6 dicembre (leggi qui) e anche Cuneo ha già inviato sui funzionari per studiare il modello.

Alemanno ha spiegato di aver già chiesto a tutti i capi dipartimenti interessati di studiare un sistema che per abbonamenti dei trasporti, asili nido, tariffe delle politiche sociali, dell’acqua, della luce, «insomma in tutto quello che riguarda il Comune si valuti come contribuente l’intero nucleo familiare. Si valuti quanti redditi entrano e quanti sono i membri della famiglia. E in base a tutto ciò ci siano degli scaglioni modulati». Si parte già con il 2010.

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