Cultura

Alemanno: sì al concordato ma con reciprocità

Intervista ad Alemanno. Il ministro di Alleanza nazionale è convinto della necessità del dialogo con il mondo islamico, ma ad una condizione: la reciprocità

di Giampaolo Cerri

Alemanno ancora fuori dal coro del Governo. Il ministro dell?Agricoltura parla da leader della Destra sociale quando, oltre a condannare il terrorismo, ricorda l?importanza del dialogo e della cooperazione con il mondo islamico.
Vita: Ministro, vede un ?rischio ritorsione? verso gli islamici d?Italia ?
Gianni Alemanno: L?atteggiamento degli italiani non desta preoccupazione. Il punto è che fra le istituzioni, sia portata avanti un?opera di responsabilizzazione delle comunità islamiche, per isolare gli agenti dell?integralismo. Ed è necessario lavorare molto con le comunità islamiche per evitare ogni forma d?emarginazione e di scontro e bloccare gli estremisti. Lotta al terrorismo da un lato, dialogo e cooperazione dall?altro, sono obiettivi irrinunciabili e di pari importanza.
Vita: Andreotti dice che un?Intesa tra Stato e Islam avrebbe facilitato le cose, oggi, nel rapporto con i musulmani d?Italia. Che ne pensa?
Alemanno: Credo che tutte le religioni presenti nel nostro Paese debbano avere un concordato con lo Stato italiano. È assolutamente necessario anche per l?Islam, anche se possono esserci problemi operativi. Il punto critico è la reciprocità: le libertà devono essere garantite per i musulmani in Italia, ma anche per i cattolici nell?Islam.
Vita: Come guarda al pacifismo italiano ?
Alemanno: Giudico pericolosa la sottovalutazione del problema delle identità. C?è ancora molto da fare per arrivare a una reale comprensione delle differenti identità. Per adesso c?è invece solo una generica tolleranza e un generico rifiuto del conflitto che, in tutta franchezza, reputo inadeguati. Nei confronti dell?Islam si acquisisce una maggiore credibilità se ci si presenta con una precisa identità nazionale ed europea, i cui valori siano più forti di consumismo e mercato.
Vita: L?Europa, a questo riguardo, sembra non esistere ?
Alemanno: L?Unione non ha una linea di politica estera adeguata, c?è solo un apparato imbrigliante rispetto alle iniziative dei singoli Stati, Francia e Italia in primis. Invece l ?Europa deve essere una realtà dialogante. Credo che una forte politica estera a livello europeo sia il modo migliore per isolare il terrorismo e disinnescare la possibilità di uno scontro frontale.

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