Welfare

Alcol, flagello d’Europa

Un rapporto europeo mostra per la prima volta il vero volto delle bevande alcoliche che uccidono 115mila persone l'anno in Europa e ci costano 125 miliardi di euro (l’1,3% del Pil Ue)

di Paolo Manzo

Un rapporto di 400 pagine, che analizza l?impatto sociale, sanitario ed economico dell?alcol in Europa, è stato diffuso oggi dalla Commissione Europea, ed è consultabile sul sito http://ec.europa.eu/health-eu/index_en.htm . In esso vengono evidenziate le basi sulle quali la Commissione fonderà la sua prima strategia sull?alcol, attesa per la fine di quest?anno. L?AICAT saluta con favore questo rapporto, che aiuterà a fare chiarezza in un paese, come il nostro, dove l?allarme sociale è al minimo, nonostante le morti e le invalidità causate dalle bevande alcoliche, e dove invece si continua ad esaltare la cultura del vino e delle altre bevande alcoliche come se fosse un comportamento adulto, responsabile e persino alla moda. Il rapporto sottolinea come l?Europa sia il continente dove il consumo di bevande alcoliche è il più alto al mondo, e mostra come gli stili ed i livelli di consumo siano, fra i vari paesi europei, molto più vicini di quanto sia comunemente creduto. Le bevande alcoliche rappresentano uno dei maggiori problemi sanitari in Europa, esse causano circa 60 differenti tipi di patologie e situazioni a rischio (compresi incidenti e ferite, problemi mentali e comportamentali, cancro, malattie cardiache e ictus). L?alcol è responsabile per il 7,4% di tutte le malattie e morti premature. L?alcol è una causa importante di danni a persone terze, inclusi circa 60.000 bambini nati sottopeso, fino a 9 milioni di bambini che vivono in famiglie che sono sconvolte dall?alcol, 10.000 morti innocenti di ?alcol passivo? sulle strade, e oltre 2.000 omicidi ogni anno. I costi di questo flagello in Europa sono stimati a 125 miliardi di euro ogni anno, equivalenti a 650 euro ogni famiglia, limitandosi a considerare le malattie, gli incidenti, le ferite, i crimini e la perdita di produttività. Contrariamente a quanto l?industria delle bevande alcoliche ha cercato di far credere finora, le sole campagne di educazione non bastano a ridurre il danno causato dal bere. Il rapporto mostra invece che dobbiamo fare interventi molto più duri, a cominciare con l?incidere sul binomio micidiale alcol e guida, e proseguendo col rendere le bevande alcoliche più costose e meno facilmente reperibili, se vogliamo veramente ridurre il pedaggio pesantissimo che oggi paghiamo all?alcol. Il Dr. Peter Anderson, co-autore del Rapporto ed esperto di fama internazionale, ha dichiarato ?Quello che rende l?intervento veramente urgente è che noi sappiamo cos?è che può funzionare nel ridurre questo pedaggio. Quello di cui c?è bisogno è la volontà di fare finalmente qualcosa?. Derek Rutherford, segretario di Eurocare, ha dichiarato ?Il consumo di alcol pone un fardello davvero pesante sui cittadini europei. Se si trattasse di qualunque altra sostanza, ci sarebbero già pressioni parlamentari e ministeriali per entrare in azione. E pensare che sono i bambini quelli che pagano il prezzo più alto. Si parla tanto di fumo passivo e non si fa nulla sull?alcol passivo. Certo che un?azione in questo campo richiede coraggio politico, perchè non si tratta solo di contrastare un piacere, per quanto sentito, ma di sfidare poderosi interessi economici. Il prezzo delle bevande alcoliche è il fattore-chiave da aggredire, se si volesse davvero arrivare ad un controllo dei consumi, ma si potrebbe cominciare con il controllo della pubblicità e la proibizione delle sponsorizzazioni, che sono le strategie di marketing più insidiose dell?industria delle bevande alcoliche. E questi controlli sono prontamente accessibili e non creerebbero sconcerto nella popolazione?. AICAT Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento Piazza de Marini 3/75 16123 Genova tel. 010-2469341 (ore mattino) sito web www.aicat.net


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA