Politica

Alberto Stasi, la forza sta nella difesa

di Redazione

Non colpevole. Alberto Stasi è innocente, o almeno non colpevole, come dicono in Usa, per la morte della sua ex fidanzata Chiara Poggi. Almeno per il primo grado di giudizio della giustizia italiana. Chi lo ha accusato fino ad ora, come i Pm della Procura, dicono che non c’è un’altra pista e che il vero colpevole è lui. Ma il fatto che non ci sia un’altra ipotesi per fortuna non può ancora essere considerato un’ipotesi per condannare qualcuno a 30 anni di galera. Solo le motivazioni della sentenza di assoluzione ci spiegheranno qualcosa di più. ILa difesa del professor Angelo Giarda è stata precisa e puntuale e che ha smontato l’accusa proprio sul punto che appariva più ovvio: l’ora del delitto e l’alibi di Alberto. La confusione di esperti e consulenti sui presunti tempi dell’omicidio ha pesato come un macigno sulla decisione. Sostanzialmente Alberto è stato salvato dal suo comportamento, e dal computer che ha confermato la sua versione: quella mattina scriveva la tesi e non uccideva Chiara.

Clima 1. Italia nel caos nell’imminenza delle feste. Il maltempo, il traffico e gli spostamenti. E poi la quasi beffa delle Ferrovie e dell’Alta Velocità, con ritardi su ritardi. L’ondata di cattivo tempo nel nostro continente ha messo in difficoltà anche inglesi e francesi. Resta il fatto che, nelle grandi città, troppi usano le autovetture private nella inevitabile corsa ai regali, nonostante gli appelli delle autorità locali. Ci stanno tutte le considerazioni sul clima e sulla follia del nostro sistema di sviluppo. E tuttavia le infrastrutture italiane sono sempre le prime a mostrare la loro fragilità.

Clima 2. La coda dell’aggressione a Silvio Berlusconi è tutta politica. La cronaca conferma infatti il gesto isolato di una persona instabile di mente e nessuno dei soggetti importanti della vita pubblica crede alla teoria dell’auto-attentato, che pure impazza su Internet e Youtube. Per quanto riguarda il clima politico, qui il raffreddamento è auspicato un po’ da tutti, anche se non convince completamente l’opposizione il rilancio esplicito dell’inciucio da parte di Massimo D’Alema. L’uomo ha avuto la sapienza di essere trasparente ed esplicito e questo gli ha permesso qualche simpatia in più. Ma, a dire il vero, sembra di rivedere un film già visto… I nodi politici sono tutti lì, insieme ai problemi del Paese. Una volta c’era la Dc su cui scaricare la “colpa”. E oggi? Ci vorrebbe qualche bel compromesso e qualche riforma vera sulle cose che contano.


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