Famiglia

Alberti(Un ponte per): non apriremo nessuna trattativa

Le dichiarazioni del presidente della Ong

di Selena Delfino

”Non apriremo nessuna trattativa, perche’ non abbiamo nulla da offrire, nulla per poter trattare. Ci rimettiamo ai canali ed agli interlocutori istituzionali”. E’ quanto ha detto Fabio Alberti, presidente dell’organizzazione ”Un ponte per…”, per cui lavorano Simona Torretta e Simona Pari, le due volontarie italiane rapite ieri in Iraq, annunciando che l’ufficio dell’organizzazione a Baghdad oggi e’ rimasto chiuso per garantire la sicurezza degli iracheni. ”Non abbiamo al momento altre informazioni da dare sulla dinamica del sequestro. Non ci sono elementi per valutare chi, cosa e perche’ e’ avvenuto il rapimento. Siamo qui per ricordare cosa facciamo in Iraq”- ha aggiunto Alberti in una conferenza stampa nella sede della Filt Cgil di Roma. ”Voglio in ricordare che ieri in Iraq sono stati uccisi molti civili, bombardate molte citta’, c’e’ una guerra in corso. Ed in questo contesto di guerra a cui tutta l’opinione pubblica si e’ opposta e’ avvenuto il rapimento di due italiane e di due iracheni. Parliamo di quattro persone, perche’ non riteniamo che la vita degli italiani abbia piu’ valore di quella dei nostri amici iracheni”. Il presidente di ”Un ponte per” ha quindi voluto chiarire che ”non c’e’ in corso una guerra tra i popoli ne’ tra religioni, la vita dei quattro rapiti e’ intrecciata a quella di milioni di persone”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA