Welfare

Alamo, il premio per i giovani imprenditori

Seconda edizione del contest ideato da Fondazione Alamo per premiare tre idee imprenditoriali che valorizzino il recupero del lavoro manuale, la produzione manifatturiera e la fornitura di servizi. «Nel 2017 abbiamo iniziato a farci conoscere, quest'anno ci auguriamo di poter raggiungere tutti coloro che hanno una valida e sostenibile idea da raccontarci» è l’auspicio del presidente Mario Saporiti

di Antonietta Nembri

Sostenere le idee imprenditoriali dei giovani, in particolare quelle he puntano a valorizzare il recupero del lavoro manuale, la produzione manifatturiera e la fornitura di servizi. Questo l’obiettivo del Premio Alamo, giunto alla sua seconda edizione e che viene lanciato in questi giorni dall’omonima Fondazione. A fronte di decine di premi a favore dell’area digitale, Fondazione Alamo punta a #Sfidarelovvio, come recita il motto che sintetizza la sua mission: incentivare giovani imprenditori che vogliono trasformare un’idea, nata da una passione concreta, in un’impresa. Ed è un premio che fin dalla sua prima edizione ha riscosso un’ottima risposta, come conferma il presidente della Fondazione, Mario Saporiti, in occasione del lancio di Premio Alamo 2018. «Nella prima edizione del 2017, abbiamo ricevuto numerosi progetti anche molto diversi tra loro che spaziavano da soluzioni innovative per problematiche quotidiane ad attività di servizi per la persona, o ancora, alla possibilità di trasformare un lavoro artigianale autonomo in una vera propria impresa, mettendo in connessione persone con differenti competenze».


I vincitori dell'edizione 2017, "Solution", premiati dal presidente di Fondazione Alamo Mario Saporiti

A valutare le idee un Comitato di valutazione composto di docenti universitari e manager professionisti che ha lavorato in autonomia rispetto alla fondazione e che ha assegnato il premio a tre progetti, continua Saporiti «molto diversi tra loro ma che ben rappresentano il campo di interesse in cui si muove la Fondazione: “Solution”, volta a fornire alternative interessanti nel settore energetico, “Ta Tomato”, uno strumento di lavoro innovativo che affonda le sue radici nella tradizione culinaria italiana, e “MI Garage” un’idea che mette insieme servizi alla persona e valorizzazione dell’attività manuale e artigianale. Nel corso dei mesi successivi siamo rimasti in contatto con i vincitori, fornendo loro appoggio e soluzioni a problematiche che man mano si presentavano». Ma non solo, «La Fondazione successivamente (la premiazione si è tenuta a febbraio 2018 – ndr.) ha incontrato e aiutato anche alcuni altri candidati al Premio, non tra i vincitori, ma che hanno desiderato chiedere ugualmente un accompagnamento per lo sviluppo della loro idea».


Da sinistra i secondi classificati "Ta Tomato" e i terzi premiati di "MI Garage"

Del resto la Fondazione Alamo, fin dalla sua nascita nel 2016 a Milano, ha tra i suoi obiettivi la promozione dello sviluppo economico che persegue incoraggiando, sostenendo e realizzando iniziative imprenditoriali. Online sul sito istituzione alla sezione “la tua idea” si può inviare il proprio progetto imprenditoriale. Se la fondazione ritiene l’idea valutabile e interessante viene contattato il referente del progetto con il quale si fissa un appuntamento.

«Oltre alle numerose candidature per Premio Alamo, in un anno e mezzo ci sono arrivati circa altri 65 progetti, tramite la sezione “la tua Idea”. Quando ci arriva un progetto», spiega il presidente Saporiti «viene valutato e, se possibile e opportuno, si fissa un primo appuntamento di conoscenza e approfondimento per capire le necessità ed eventualmente i passi successivi da fare. La Fondazione mette a disposizione gratuitamente le competenze di diverse figure professionali per aiutare le persone a valutare, comprendere meglio e pianificare il loro modello di business, identificare le risorse necessarie, definire il processo produttivo e commerciale. Si offre quindi un vero e proprio tutoraggio, capace di verificare insieme la validità del progetto, la sua sostenibilità e la possibilità di riuscita. Quando ci sono i presupposti viene dato anche un sostegno economico, la cui modalità viene valutata di caso in caso Di questi 60 progetti alcuni li stiamo seguendo passo a passo, altri li abbiamo considerati non in linea con i nostri obiettivi, altri ancora hanno preso poi strade diverse. È stato ed è un lavoro interessante innanzitutto per le persone che si incontrano: una varietà di esperienze, di passioni e di competenze, di voglia di mettersi in gioco o, in alcuni casi, di ricominciare».

E il Premio Alamo è un’opportunità pensata in particolare per i giovani. Il Premio, infatti, si rivolge a persone fisiche o team, società costituite da meno di sei mesi dalla domanda di partecipazione (età compresa tra i 18 e i 35 anni), e sarà assegnato da un Comitato di Valutazione alle idee che si distingueranno per validità ed efficacia e che saranno accompagnate da un piano economico sostenibile. Al primo classificato sarà destinato un premio in denaro di 10mila euro, al secondo un premio di 6mila euro, al terzo premio di 3mila euro.
La partecipazione è gratuita e avviene scaricando dalla sezione Premio del sito della Fondazione il modulo di partecipazione. Le candidature sono aperte fino al 31 ottobre 2018. La fase di valutazione e assegnazione dei premi si concluderà entro il 31 dicembre 2018.

In apertura photo by rawpixel on Unsplash

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