Non profit

Al Vinitaly grande successo di Cesvìno

Due testimonial d'eccezione per Cesvìno, Valcalepio rosso dedicato alla campagna Cesvi "Fermiamo l'AIDS sul nascere": Lella Costa e Luigi Veronelli

di CESVI

Venerdì 12 aprile al Vinitaly è stato presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa Cesvìno, il vino rosso del Consorzio Tutela Valcalepio dedicato al progetto del Cesvi “Fermiamo l’AIDS sul nascere”. La conferenza, che si è tenuta alle ore 12,00 presso l’area del Consorzio Valcalepio, all’interno dell’enorme padiglione della Regione Lombardia, ha visto la partecipazione di due testimonial d’eccezione: Lella Costa e Luigi Veronelli. «Sono molto felice di aderire a questa iniziativa», ha esordito Veronelli, scrittore e giornalista eno-gastronomico, bergamasco d’adozione, «perché ritengo si tratti di un progetto incantevole. Ricordo che Galileo Galilei, prima dei suoi “guai” con la Chiesa, ricevendo in dono una damigiana da una qualche autorità ecclesiastica, esclamò: “Avevo un problema da risolvere e grazie a questo buon vino l’ho risolto”. Tutto ciò per dire che il vino aiuta lo spirito e la riflessione; il vino è compagnia, è cultura. Quando ho saputo che Cesvìno nasceva dall’incontro tra Cesvi e il Consorzio Valcalepio per aiutare i bambini africani, mi sono sentito onorato, perché ho pensato di poter dare anche io, con la mia adesione, un aiuto concreto. Cesvìno è un vino che si racconta da solo, un vino “contadino” che nasce dalle colline bergamasche, una terra straordinariamente vocata alla produzione vitivinicola. In un libro Mario Soldati scriveva: “Il vino è per l’anima ciò che l’acqua è per il corpo”. Cesvìno dà a queste parole un significato nuovo e sorprendente: io voglio esserne fautore e portabandiera». Lella Costa si è detta entusiasta di sedere accanto a Luigi Veronelli, che ha definito “maestro di vita, oltre che di vino”, e ha spiegato così la sua adesione al progetto di Cesvi e Valcalepio: «Io sono milanese, ma sono stata “catturata” da questi cocciuti bergamaschi. Dei bergamaschi ammiro il fascino della caparbietà, della concretezza e del sogno: sono esploratori, “navigatori senza mare”. Sono felice di essere qui per due motivi: prima di tutto perché il vino rappresenta un mondo fatto di allegria e di convivialità e in secondo luogo per la qualità del progetto che il Cesvi e il Consorzio Valcalepio hanno deciso di legare a questo “vino della solidarietà”. “Fermiamo l’AIDS sul nascere” è un progetto molto “femminile”, coordinato da una pediatra romana, Claudia Gandolfi, e rivolto alle mamme africane sieropositive e ai loro bambini, ed è in qualche modo una “piccola grande rivoluzione”, perché rappresenta una speranza concreta di vita per le future generazioni dell’Africa, un continente troppo spesso dato per spacciato». Le vendite di Cesvìno, vino rosso dedicato alla solidarietà, contribuiscono concretamente a sostenere la campagna “Fermiamo l’AIDS sul nascere” del Cesvi. Il costo di una bottiglia è di circa 5 euro. Per informazioni: Consorzio Tutela Valcalepio tel. 035.270278, Cesvi tel. 035.260940 Per ordinazioni: Cantina Sociale Bergamasca, tel. e fax 035.951098


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