Cultura

Al via Yalla Italia.it

Una lettera al sindaco di Milano inaugura il nuovo portale delle seconde generazioni

di Martino Pillitteri

«Caro Pisapia, è stata solo la sveltina di una notte?».

Inizia così la lettera che Randa Ghazi, scrittrice, figura di riferimento delle seconde generazioni milanesi, ha scritto al neo sindaco di Milano. La lettera viene pubblicata da yallaitalia.it il nuovo blog-sito delle 2G (seconde generazioni) italo arabe che va online venerdì 24 giugno.

 Scrive Randa Ghazi:  «questa nuova giunta, a me pare proprio carina, mi pare professionale e le dirò che sei donne (sei vere donne, al netto di botulino e incompetenza) sono una boccata d’ossigeno, cosa per cui mi pare doveroso ringraziarla, che in Italia queste cose non sono affatto scontate. Ma un paio, che dico un paio, diciamo uno, un solo professionista di seconda generazione era cosi’ difficile da trovare a Milano? Sa quanto onesto, rivoluzionario, e coraggioso (oltre che sacrosanto, ma e’ che l’Italia e’ un mondo capovolto dove ti fan venire dubbi persino su quello che hai mangiato a pranzo) sarebbe stato far fede alla pagina quattro del suo programma elettorale, dove promette la “partecipazione attiva di nuovi cittadini (giovani e stranieri) alla vita pubblica”?»…..

Cos’è yallatalia.it

Yallaitalia.it, on line da venerdì 24, è  un po’ blog, un po’ portale d’informazione, un po’ social network, racconterà l’attualità da un altro punto di vista.

Attraverso inchieste, approfondimenti, pezzi d’attualità, con yallaitalia.it una ventina di giovani di seconda generazione italo-arabi sia di fede islamica e cristiana ed in prevalenza ragazze, racconteranno il loro cammino di integrazione e come la realtà italiana stia cambiando grazie ai “nuovi italiani”.

Il progetto è un’ulteriore step di crescita, in direzione multimediale, di Yalla Italia, la redazione multietnica all’interno dell’hub editoriale di Vita che negli ultimi tre anni ha fatto crescere questo gruppo affiatato e agguerrito di scrittori-giornalisti-blogger di origine araba.

 

Un progetto che ha trovato il sostegno di un partner come Extrabanca, l’istituto di credito attento alle realtà dei nuovi italiani.

Dall’editoriale, sempre affidato a una “penna” di richiamo – opinionisti che vengono dal mondo universitario, professionale o del non profit – che giorno dopo giorno racconta come yallaitalia.it vede il mondo, passando per le tre sezioni in primo piano “Yallaleaks”, (fughe di notizie piccanti sulla politica e attualità)`; “Oggi ce l’ho con”, (frecciate polemiche alla tv, all’opinione pubblica, alla stampa e a chiunque ci fa arrabbiare); “S-Veliamoci” (la rubrica che toglie il velo ai pregiudizi), la creatività, le proposte e le provocazioni si misureranno con il pessimismo e conformismo dilagante nei media e nella politica.

I tabù infranti, il pensiero critico, i neologismi, l’autocritica, la letteratura migrante, la moda etnica, il nuovo che avanza in settori come il marketing multietnico, la etno-psicologia, e corrispondenze da Pakistan, Palestina, Tunisia sono piatti forti che caratterizzano le altre sezioni del sito, “Souk of the Future”, “Moschiese”, “Altra Psiche”, “Le mille e una Yalla” e “Finestra d’Oriente”.

 

YallaItalia su Wikileaks

Il portale yallaitalia.it è l’estensione on line dell’ omonimo dorso che il settimanale Vita ha pubblicato per tre anni dal 2007 al 2010. La comunicazione del processo di identità delle seconde generazioni e la valorizzazione delle best practice dei musulmani in Italia, non è sfuggito a Wikileaks:

http://wikileaks.wikispooks.com/cable/2009/04/09ROME438.html

 

C O N F I D E N T I A L SECTION 01 OF 04 ROME 000438

SUBJECT: NO MORE MR. NICE GUY (III): INEFFECTIVE ITALIAN

RESPONSE TO IMMIGRATION CHALLENGES
ROME 00000438 001.2 OF 004

 Classified By: Charge d’Affaires Elizabeth L. Dibble for reasons 1.4 (b ) and (d).

The issue of national identity is rightly an issue  for Italians, but there may be a role for the U.S. to promote  a constructive discussion of the benefits of immigration.

Although we judge the current government has little interest  in altering its approach to immigration, the U.S. mission believes the United States serves as a positive alternative

model and we will continue to promote our experience in  discussions and activities with the public and interested  government contacts.  We have an active public diplomacy  program designed to transfer communication and organizational  skills to young Muslims and other Italians interested in

Italy’s “”second generation”” immigrants, including support for Martino Pillitteri, who launched “”Yalla Italia”” (Let’s Go  Italy), a Milan newsweekly that seeks to inform Italians about Islamic and Arab cultures and to fill the information  gap in Italian society.  We are also seeking to encourage  contacts between immigrants and Italian communities, and will  look for ways to encourage the dissemination of pragmatic  programs established by cities in the north.  Contacts in the  Interior Ministry have reached out for U.S. expertise in  providing familiarization training for police officials  working in Muslim communities.  There may also be opportunities to draw on Italy’s experience with immigration  in America to illustrate the benefits of integration.

Finally, we will seek opportunities with our government  contacts to promote a longer-term vision for immigration,  including the benefits of concluding an accord with the Islamic community.”


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