Non profit
Al via “Volontario chiama volontario”
Attraverso i volti e le storie di chi è già impegnato in ospedale accanto a malati e familiari, Fondazione Humanitas cerca nuove leve
di Redazione
Chi ha provato l’esperienza della malattia o assistito un proprio caro malato conosce le difficoltà concrete e le fatiche psicologiche legate a questa situazione. Fondazione Humanitas nasce nel 1999 proprio con la missione di promuovere la qualità della vita del malato e della sua famiglia.
Attiva all’interno dell’Istituto Clinico Humanitas e strettamente integrata con l’organizzazione dell’ospedale, la Fondazione realizza progetti in risposta ai bisogni psicologici, sociali e relazionali che si sviluppano durante la degenza in ospedale o dopo le dimissioni, con un’attenzione al paziente come persona nella sua completezza, al di là delle primarie necessità di cura. E lo fa anche attraverso il suo “esercito” di volontari.
Oggi i volontari della Fondazione sono 190, presenti in tutte le aree di cura dell’Ospedale per aiutare, ascoltare, accompagnare, sostenere i pazienti e i loro familiari nelle malattie croniche, assistere nella compilazione delle pratiche, portare in reparto i libri della biblioteca circolante, fare da interpreti e molto altro ancora.
«Essere volontario è un’esperienza che arricchisce molto: gli altri e se stessi – spiega Giuliana Bossi Rocca, Segretario Generale di Fondazione Humanitas – infatti, offre una consapevolezza profonda della complessità dell’essere umano, delle sue potenzialità e delle sue fragilità di fronte al dolore. Affina la capacità di accogliere e accettare».
Gli aspiranti volontari, dopo un preliminare colloquio attitudinale, devono frequentare un Corso di formazione: il prossimo, previsto per il 5 ottobre, sarà dedicato in particolare a chi si occupa dei malati oncologici, in ospedale e al domicilio, ed è organizzato in collaborazione con la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori).
INFO:
tel. 02.82242305/2303
fondazione.humanitas@humanitas.it
www.fondazionehumanitas.it
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