Welfare

Al via “Uffizi da toccare”

Domani, martedì 21 febbraio, in occasione della "Giornata internazionale del Braille", all'interno della Galleria degli Uffizi nasce il percorso tattile in autonomia per ipovedenti e non vedenti.

di Carmen Morrone

“Uffizi da toccare” è un progetto avviato nel 2009 nella Soprintendenza fiorentina su iniziativa della Sezione Didattica e della Direzione Galleria degli Uffizi con il Dipartimento di Antichità Classica del Museo. Domani prende il via l’accesso in autonomia, senza bisogno di prenotazione.

«L’attivazione del progetto a lungo elaborato – ha detto la soprintendente Cristina Acdini – segna una tappa ulteriore nel percorso che gli Uffizi e l’intera Soprintendenza fiorentina compiono per adeguare la fruizione degli spazi delle collezioni al pubblico più ampio e vario possibile, compresi i portatori di disabilità».

«Firenze sa accogliere nel mondo dell’arte anche chi non vede – commenta Antonio Quatraro, presidente provinciale Unione italiana ciechi -. Per noi il metodo Braille significa poter toccae i pensieri racchiusi dentro le parole. Significa libertà di leggere in qualsiasi momento del giorno e della notte, di leggere senza intermediari, in silenzio, come fanno i vedenti. Ecco, poter legare il Braille all’arte, al sentimento del bello, per noi è motivo di grande gioia».

COSA TOCCARE. Il Dipartimento di Antichità Classica del primo museo d’Italia ha selezionato 16 sculture antiche esposte in vari ambienti della Galleria, scegliendole in base alla loro rilevanza storico-artistica. A queste statue si aggiunge un diciassettesimo elemento da “toccare”, ovvero la replica, in scala, de La nascita di Venere di Sandro Botticelli (nella sala 10-14 della Galleria), che rappresenta anche la “traduzione” in 3D di un’opera pittorica, quindi bidimensionale per sua natura, presentata lo scorso 5 ottobre.

COME. Ai disabili visivi che si presenteranno alla biglietteria degli Uffizi (con apposita documentazione che dà diritto alla gratuità dell’ingresso), sarà consegnato un paio di guanti monouso in latex (gli stessi che utilizzano i restauratori di opere d’arte) con cui potranno toccare le sculture apprezzandone le caratteristiche salienti della superficie lapidea scolpita, scoprendone i “pieni” e i “vuoti” e comprendendone le forme.    Ad assistere i visitatori portatori di handicap sarà lo stesso personale di custodia della Galleria, appositamente formato nell’ottica di un essenziale processo di adeguamento del Museo a standard più elevati di accoglienza e ponendosi come obiettivo l’opportunità di elevare la qualità di fruizione per questa tipologia di utenza.

 


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