Sostenibilità
Al via programma per lotta ai gas che danneggiano l’ozono
Firmatari dellaccordo sono la Fise (federazione imprese di servizi) e il Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e il Ministero delle Attività Produttive
di Redazione
E? stato siglato un accordo di programma finalizzato al corretto smaltimento dei gas che danneggiano l?ozono, recuperati da elettrodomestici come frigoriferi, congelatori, condizionatori e surgelatori fuori uso. Firmatari dell?accordo sono la Fise (federazione imprese di servizi) e il Ministero dell?Ambiente e della Tutela del Territorio e il Ministero delle Attività Produttive . In base all?intesa, si legge in una nota della Fise, le aziende rappresentate dalla federazione si impegnano a fornire, nel rispetto dei principi del libero mercato, un?adeguata copertura del territorio nazionale, a garantire corrette operazioni di recupero dei gas ozonolesivi (clorofuorcarburi e idrofluorocarburi) nel rispetto non solo della normativa, ma anche applicando le norme tecniche volontarie contenute nelle specifiche ”Linee guida” elaborate dall’Apat nel 1998 e inoltre a utilizzare personale con adeguata formazione; applicare la certificazione volontaria di gestione ambientale Emas o Iso; inviare ai Ministeri competenti informazioni e dati sul recupero e smaltimento dei gas ozonolesivi. Da parte loro, i Ministeri si impegnano a svolgere attività di informazione agli Enti Locali, predisporre un elenco dei centri di trattamento che aderiscono all’Accordo di Programma, promuovere una sistematica verifica delle attività e, infine, sensibilizzare committenti pubblici e privati sul livello dei servizi di trattamento dei rifiuti in questione. Dall’ultimo rapporto annuale di Fise su ”L’Italia del recupero” emerge come il mercato del riciclaggio dei rifiuti elettrici ed elettronici in Italia stia vivendo una fase di crescita in termini di volumi trattati, anche se le normative ed i controlli delle autorità competenti non sempre premiano lo sforzo e gli investimenti degli operatori qualificati del settore. Un trattamento non appropriato e uno smaltimento non corretto dei rifiuti contenenti gas ozonolesivi, come ancora accade nel nostro Paese, comporta, infatti, la diffusione nell’ambiente di sostanze dannose (clorofuorcarburi e idrofluorocarburi) per la salute e per l’intero ecosistema (buco nell’ozono). La rarefazione della fascia di ozono infatti (che da sola trattiene il 99% della luce ultravioletta) è provocata principalmente da tali sostanze e, come noto, comporta un pericoloso aumento della quantità di radiazioni ultraviolette sulla terra. ”L’accordo siglato- sostiene Corrado Scapino, Presidente della neo costituita Associazione Unire (Unione Nazionale Imprese del Recupero), aderente a Fise, -da una parte, intende sostenere la crescita dell’industrializzazione del settore, dall’altra, ribadisce l’impegno di Fise nella promozione di un trattamento ambientalmente virtuoso delle sostanze pericolose contenute nei Raee (rifiuti elettrici ed elettronici”.
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