Sostenibilità

Al via partnership tra Capitalia e associazioni dei consumatori

Numerosi gli ambiti di collaborazione, dalla contrattualistica alla carta dei servizi, dallo sviluppo di servizi innovativi di informazione alla tutela del cosnumatore

di Redazione

Contrattualistica, carta dei servizi, gestione reclami, comunicazione, formazione del personale, sviluppo di servizi innovativi di informazione, orientamento e tutela del consumatore nella rete di filiali del Gruppo: sono gli ambiti in cui opereranno i cantieri di lavoro gestiti da Capitalia e le associazioni dei consumatori nell?ambito ”dell’ambizioso progetto” di cambiamento nei rapporti fra Banca e consumatore, annunciato oggi dall?ad dell?istituto di credito Matteo Arpe. Nell?ambito di tale progetto, sottolineano le associazioni dei consumatori, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la supervisione tecnico-legale di Guido Alpa per poter offrire servizi informativi e di consulenza in merito a temi previdenziali, fiscali, amministrativi ed in altri settori non strettamente correlati all’attività bancaria, con interventi definiti congiuntamente, con la finalità principale di migliorare la qualità dei servizi bancari e finanziari offerti all?utenza. L?accordo quadro di collaborazione sottoscritto tra Capitalia ed Adusbef, Federconsumatori, Unione Nazionale Consumatori, Adiconsum, Cittadinanzattiva, prevede un tavolo di lavoro articolato in 5 progetti (con le 5 associazioni capofila), focalizzati alla semplificazione dei contratti,comunicazione verso la clientela, formazione, gestione dei reclami, realizzazione di una ”Carta della Qualità dei Servizi”, erogazione di informazione indipendente alla clientela, da parte delle Associazioni, all?interno delle Filiali della Banca. Federconsumatori, che ha maturato un?esperienza consistente nei tavoli di conciliazione, per la sua capillarità e diffusione nel territorio, è capofila nella gestione dei reclami, mentre Adusbef è l?associazione capofila nell?ambito del progetto Comunicazione e Formazione, per dare il suo contributo sia alla formazione del personale, che alla comunicazione con gli utenti ed i consumatori,volta soprattutto a prevenire il ”gravissimo fenomeno del risparmio tradito”.

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