Welfare

Al via lo spot Anmil sulle vittime sul lavoro

In televisione, ma anche negli ufficio postali e negli Autogrill la campagna "The worker"

di Redazione

Da oggi e fino al 24 settembre, sarà ospitato sulle reti Rai lo spot Anmil “The worker” per promuovere la 61a Giornata nazionale delle vittime del lavoro che ricorre il 9 ottobre e vedrà impegnata l’Associazione nell’organizzazione di iniziative in tutte le province d’Italia.
La campagna avrà spazio a ridosso dei principali Tg e a partire dal 26 settembre fino al 9 ottobre, grazie al circuito cinematografico Opus; lo spot verrà proiettato in oltre 70 sale. Dal 24 settembre, analoga disponibilità anche dall’emittente La7 e, in via del tutto eccezionale, sia negli uffici postali dotati di schermo che negli Autogrill di tutta Italia, verrà dato spazio alla campagna.

Lo spot è stato realizzato dalla Casa di produzione Catsound International che ha voluto supportare l’Anmil, che si rivolge soprattutto ai giovani. La manifestazione nazionale quest’anno si svolgerà a Roma a partire dalle ore 8,30 con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli e proseguirà, alle 10, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio.
Parteciperanno, tra gli altri, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, il presidente Inail, Marco Fabio Sartori, e il segretario confederale Uil, Paolo Carcassi. La Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro istituzionalizzata nel 1998, su richiesta dell’Anmil, con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri, nella seconda domenica di ottobre, ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e i patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Segretariato sociale Rai.

«Non si può non tenere conto del fatto che la diminuzione dei casi registrata lo scorso anno – ha detto il presidente nazionale dell’Anmil, Franco Bettoni è influenzata da un quadro dell’occupazione che, se sostanzialmente stabile nel numero di lavoratori occupati, è stato caratterizzato da un forte ricorso alla cassa integrazione e da un cospicuo aumento del lavoro a tempo parziale».
«Inoltre – invita a prendere atto Bettoni – il fatto che il calo riscontrato sia in buona parte frutto del minor numero di incidenti, anche mortali, registrati negli spostamenti casa-lavoro-casa, i cosiddetti infortuni in itinere, non è di poca importanza. Infatti, guardando i dati disaggregati ci preoccupa l’aumento dei decessi nel settore dei trasporti e nel lavoro femminile, nonché degli incidenti a lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni e delle lavoratrici in generale».

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