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Al via le celebrazioni per il 50° della morte di don Gnocchi

Si comincia sabato 25 febbraio con la messa solenne nel Duomo di Milano celebrata dal cardinale Tettamanzi

di Fondazione Don Gnocchi

La solenne liturgia con l?Arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, in programma sabato 25 febbraio, alle ore 11, in Duomo, aprirà il programma delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della morte di don Carlo Gnocchi (1902-1956). La cerimonia vedrà presenti i vertici della Fondazione Don Gnocchi, delegazioni di tutti i 28 Centri oggi attivi in Italia, autorità e rappresentanze dei mondi da sempre vicini a don Carlo: alpini, ex-allievi, Aido? Al termine della messa verrà letto un saluto da Domenico Antonino, lo stesso mutilatino che a nome di tutti i giovani ospiti dei collegi, al termine dei funerali di cinquant?anni fa in Duomo a Milano, congedò don Carlo con la frase: «Prima ti dicevo: ciao don Carlo. Adesso ti dico: ciao, san Carlo?». A seguire, sul sagrato del Duomo, alcuni ragazzi ospiti della Fondazione Don Gnocchi faranno volare in cielo dei palloncini con alcuni pensieri da loro dedicati a don Carlo.

Le celebrazioni del 2006 – con l?Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano – sono all?insegna dello slogan: ?Accanto alla vita. Sempre?. Sarà un articolarsi di iniziative e manifestazioni che intercetteranno i mondi vitali dei territori nei quali la ?Don Gnocchi? opera: cerimonie religiose, commemorazioni civili, incontri culturali, momenti ricreativi accanto ai disabili e alle loro famiglie, convegni e congressi scientifici. E poi segni concreti, inaugurazioni di nuovi Centri e nuovi servizi, per rispondere sempre più e sempre meglio alle domande di salute della gente: presto al via le nuove strutture di Tricarico in Basilicata e Sant?Angelo dei Lombardi in Campania; nella tarda primavera il nuovo ospedale di Rovato, nel bresciano. E ancora, nuovi hospice a Salice Terme (Pv) e a Marina di Massa, un nuovo reparto Alzheimer all?Istituto Palazzolo di Milano, un nuovo e modernissimo Centro IRCCS nella città di Firenze, un Centro di formazione a Milano e ulteriori impegni in Toscana, Piemonte e in altre regioni d?Italia. Né mancherà il potenziamento delle attività nei Paesi in via di sviluppo: in Bosnia Erzegovina, in Africa (Zimbabwe, Sierra Leone), in America Latina (Ecuador), in Asia e in altre parti del mondo, spesso tra i mutilatini del terzo millennio, vittime innocenti di tante guerre assurde e atroci che ancora oggi segnano l?inciviltà del pianeta.

Tante le iniziative anche di gruppi e associazioni da sempre legati a don Gnocchi e vicini alle attività della Fondazione: gli alpini (domenica 2 aprile al Conservatorio di Milano il coro Ana di Milano dedicherà un concerto all?indimenticato cappellano; il 30 aprile grande raduno intersezionale a Besana Brianza e Montesiro, luoghi cari a don Carlo), l?Aido (a San Colombano al Lambro, paese natale di don Gnocchi, ci sarà il 4 marzo un convegno regionale sul tema dei trapianti d?organo), l?associazione degli ex allievi, le scuole intitolate al ?papà dei mutilatini??

Da segnalare, infine, nuove iniziative editoriali: una biografia edita da Rizzoli per la collana ?I libri dello spirito cristiano? e la biografia a fumetti (tavole di Sergio Toppi) che uscirà allegata a ?Il Giornalino? la prossima Pasqua. Il prossimo 16 marzo, al Circolo della Stampa di Milano, sarà presentato l?epistolario di don Carlo (?Dio è tutto qui?, Mondadori), presenti Oscar Luigi Scalfaro, Giorgio Rumi e monsignor Gianfranco Ravasi.

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