Cultura

Al via la prima mensa biologica campana

Il menù? Fagioli di Controne, carciofi di Paestum, limone della Costa d'Amalfi...

di Gabriella Meroni

Sarà l’anti Mcdonald per eccellenza. Nascerà a Salerno una mensa interamente votata al biologico ai prodotti tipici. Con i fagioli di Controne, i carciofi di Paestum, il limone della Costa d’Amalfi con le pere spadone di Salerno. I vini? Dal San Lorenzo al Cilento ai Colli di Salerno. La proposta è della Cia, la confederazione Italiana degli agricoltori. Perchè se in Italia ci sono almeno 200 mense del biologico e del tipico locale, di cui ben 55 in Emilia Romagna, nessuna è in Campania. “Per questo la Cia – dice Diego Meli, presidente provinciale del sindacato agricolo – sollecita una legge regionale per favorirne l’apertura e ha pianificato iniziative di sensibilizzazione in scuole, ospedali e comuni”. A supporto di questo discorso di valorizzazione economica ma anche di una nuova civiltà del mangiare e del bere ci sono i prodotti locali che si fregiano del marchio dop o Igp (la garanzia che quel vino e quella mozzarella vengono da una zona particolare e seguono precise re! gole di produzione). Alle 599 le aziende agricole del salernitano che già sono sulla strada del biologico sarà assegnato il ruolo di protagonista. “Si tratta – commenta Meli- di un patrimonio di alimenti tradizionali che potrebbero essere una grande fonte di ricchezza. Eppure queste potenzialità sono ancora allo stato nascente, stentano a trasformarsi in benefici economici per il territorio”.


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