Welfare

Al via la manifestazione a Milano

700 persone davanti a Palazzo Marino, corteo sino a piazza Cordusio

di Redazione

Al via a Milano la manifestazione che accompagna il primo sciopero nazionale degli immigrati che vede analoghe iniziative in 60 citta’ italiane. Sono circa 700, secondo gli organizzatori, i manifestanti riuniti stamattina davanti a Palazzo Marino che, sventolando bandiere gialle, colore simbolo dell’immigrazione, chiedono maggiore integrazione e incrociano le braccia per una giornata per far capire all’Italia l’importanza dei lavoratori stranieri per l’economia nazionale. “Vogliamo renderci invisibili per un giorno per farci vedere pacificamente. Non siamo per la violenza”, spiega Mayra, messicana in Italia da tre anni. “Questo Governo -aggiunge- sta facendo del razzismo istituzionale. Io pago le tasse come gli italiani, quindi sono come loro”. Numerosi gli striscioni che animano il corteo da “Tanti popoli una sola lotta” a “Migrare non e’ reato”. Uno dei manifestanti cita la Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignita’ sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza e di religione”.

Le manifestazioni proseguiranno per tutta la giornata come spiega Cristina del Comitato Primo Marzo. “In comune con le altre citta’ italiane ci saro’ la liberazione di palloncini gialli alle 18.30 in piazza Duomo”, La conclusione della manifestazione e’ prevista per mezzogiorno, con il corteo che arrivera’ in piazza Cordusio. Si terranno nel pomeriggio delle lezioni simboliche di senegalese, ispanico, cinese e arabo per italiani. “Sono qui per chiedere agli italiani di considerare gli stranieri come una risposta e non come qualcosa legato soltanto alla criminalita’” dice Chiara, una ragazza italiana di religione musulmana che porta il velo per sua scelta e oggi non e’ andata al lavoro per aderire alla mobilitazione. La giornata si concludera’ dopo il lancio dei palloncini con una marcia fino in piazza Castello.

 

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