Welfare

Al via la campagna sulla sicurezza sul lavoro

Protagonisti immigrati, imprenditori e operai

di Redazione

Un lavoratore agricolo immigrato, una coppia (lei operaia tessile, lui autotrasportatore), una famiglia (padre capocantiere, madre infermiera e due bambini), e un giovane imprenditore. Sono loro i protagonisti della campagna di comunicazione Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene, avviata dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con la «finalità di promuovere un vero e proprio cambiamento culturale, un processo collettivo» -come spiega lo stesso ministero – «di sensibilizzazione e responsabilizzazione, in cui ogni cittadino assume un ruolo attivo». La campagna nazionale, presentata al Meeting di Rimini e la cui la creatività e produzione sono state realizzate dall’agenzia Acciari Consulting, si svolgerà da agosto 2010 a maggio 2011 e prevede una serie articolata di azioni di informazione e sensibilizzazione: spot televisivi, informazioni sul sito www.sicurezza.lavoro.gov.it, iniziative editoriali, un’indagine realizzata dall’Istituto Piepoli, a supporto della campagna.  Saranno realizzati anche strumenti informativi destinati sia ai datori di lavoro sia ai lavoratori e anche ai medici. «È stata realizzata una campagna di tipo emozionale» – spiega una nota del dicastero guidato da Sacconi – «che, abbandonati i toni gravi e le mere raccomandazioni, mira a colpire e coinvolgere maggiormente l’opinione pubblica grazie ad un punto di vista inusuale e a cambiare l’approccio comunemente adottato rispetto a un problema drammatico e purtroppo ancora molto diffuso». La campagna, pur rivolgendo l’attenzione all’intera popolazione ha come target specifici i lavoratori (con un particolare focus per i settori economici individuati come a maggior rischio di incidenti: edilizia, agricoltura e trasporti) e i datori di lavoro, nella convinzione che la strategia di contrasto degli infortuni sul lavoro può risultare massimamente efficace se messa a ‘sistemà, con una effettiva collaborazione delle parti coinvolte. Particolare spazio viene dedicato alla formazione: dalle linee guida elaborate dalla società Focus per supportare gli interventi formativi erogati dalle Regioni alle azioni formative all’interno delle aziende. Grazie poi all’accordo siglato con il ministero dell’Istruzione, viene realizzato il piano ‘La Scuola parla di sicurezzà, con l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e il valore della prevenzione nelle scuole. 

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.