Famiglia
Al via la campagna #scuolaNOseggio, gli edifici scolastici non sono seggi elettorali
Le scuole in Lombardia e Lazio verranno chiuse perché ancora una volta saranno sede dei seggi elettorali. L'organizzazione WeWorld e le blogger di Mammadimerda si uniscono per rilanciare la campagna social #scuolaNOseggio, per proporre alle famiglie un’azione di partecipazione attiva dal basso per chiedere alle amministrazioni locali di trovare alternative agli edifici scolastici per i seggi elettorali
di Redazione
Le vacanze natalizie sono state la prima vera pausa per gli studenti italiani dalla lunga interruzione estiva (una delle più lunghe in Europa), e ora le scuole in Lombardia e Lazio verranno chiuse di nuovo, non tanto perché si voglia innovare il calendario scolastico introducendo pause più cadenzate dall’attività didattica, ma perché ancora una volta saranno sede dei seggi elettorali. Eppure cambiare è possibile, per questo WeWorld e Mammadimerda si uniscono ancora una volta per rilanciare la campagna social #scuolaNOseggio, proponendo alle famiglie un’azione di partecipazione attiva dal basso per chiedere alle amministrazioni locali di trovare alternative agli edifici scolastici per i seggi elettorali.
WeWorld, organizzazione che da 50 anni difende i diritti di donne, bambini e bambine in Italia e in 27 Paesi nel Mondo e le blogger di Mammadimerda, in occasione della Giornata internazionale dell'educazione e con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, con la campagna #scuolaNOseggio e il rapporto "La scuola non va in vacanza" sottolineano l’esigenza di un cambiamento concreto, che metta al centro le esigenze di bambine e bambini, così come dei loro genitori; una priorità non più rimandabile.
Il rapporto "La scuola non va in vacanza" realizzato da WeWorld con prefazione di Sarah Malnerich e Francesca Fiore, raccoglie tante testimonianze di famiglie che raccontano fragilità e difficoltà della scuola italiana a partire dalla lunga pausa estiva e le continue interruzioni, e lancia una proposta di cambiamento concreto della scuola che include la necessità di non utilizzare più le scuole come seggi elettorali.
«Quando abbiamo lanciato la campagna a fine agosto scorso, siamo stati sommersi dalle testimonianze, abbiamo deciso di raccoglierle per portarle alle istituzioni insieme alla nostra proposta per la scuola, perché crediamo che la scuola italiana oggi necessiti di un cambiamento profondo, non più rimandabile, che metta al centro i ragazzi e le famiglie», commenta Marco Chiesara, Presidente di WeWorld. «La nostra proposta prevede di sperimentare metodi alternativi alla lezione frontale, favorire lo sviluppo delle competenze interpersonali e sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia per supportare nuovi modi di insegnare e apprendere oltre ad aprire la scuola alla comunità educante con proposte di attività extra-curriculari durante tutto il corso dell'anno, estate compresa. Unito a questo però è prioritario ripensare gli edifici scolastici e prevedere una rimodulazione del calendario scolastico, che sia pensato per una migliore didattica e che tuteli le famiglie e i diritti delle donne, sulle cui spalle cade la maggior parte del lavoro di cura».
Mammadimerda, il blog di Francesca Fiore e Sarah Malnerich che nasce per ribaltare gli stereotipi sulla maternità, si occupa in maniera attiva di diritti delle donne, dell’infanzia e all’istruzione e che proprio in merito da anni si spende per cambiare il calendario scolastico italiano, si è unita a WeWorld per raccogliere testimonianze dai genitori e aiutare le famiglie a farsi sentire dalle amministrazioni locali.
La campagna: #scuolaNOseggio
La scuola, che ospiterà i seggi elettorali, è però la grande assente dalla campagna elettorale (nazionale e regionale). Nessuno mette al centro milioni di ragazze e ragazzi che ogni giorno siedono negli edifici che durante le elezioni ospita. Per questo, alla vigilia delle nuove elezioni regionali, WeWorld e Mammadimerda lanciano la campagna social “ScuolaNOseggio” per fornire a genitori (ma nono solo) le indicazioni per chiedere alle amministrazioni locali di trovare alternative agli edifici scolastici per i seggi elettorali. Una vera rivoluzione dal basso quella proposta da WeWorld e Mammadimerda che a partire dal 24 gennaio metteranno sui propri profili social le “istruzioni per l’uso” per richiedere il cambiamento.
«Facciamoci sentire», sottolineano Francesca Fiore e Sarah Malnerich, «perché è in nostro potere cambiare la sede dei seggi elettorali per non fermare ancora una volta il percorso scolastico di bambini e bambine. È importante che le amministrazioni locali e nazionali vedano che la scuola è una priorità e che sono tante, troppe, le cose che oggi non funzionano. Crediamo che sia fondamentale che le famiglie abbiano consapevolezza di quali sono gli strumenti a loro disposizione per chiedere cambiamenti concreti e con questa azione vogliamo fare la nostra parte».
Credit Foto Agenzia Sintesi
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