Cultura

Al via la Bamako-Dakar

Parte il 31 gennaio il tour di sport e solidarietà dell'Uisp attraverso l'Africa

di Redazione

Millecinquecento chilometri attraverso l’Africa, 740 dei quali percorsi in bicicletta. E’ la sfida, sportiva e solidale, della “Bamako-Dakar, il Tour della solidarietà” organizzato dall’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti, che prenderà il via lunedi 31 gennaio dalla capitale del Mali Bamako con arrivo previsto sette giorni dopo a Dakar, capitale del Senegal, in occasione dello svolgimento del WSF-Forum Sociale Mondiale.
 
La distanza tra le due capitali è di circa millecinquecento chilometri: di questi 740 saranno percorsi in bicicletta, gli altri coperti attraverso trasfert in bus, a causa dell’impraticabilità di molte vie di comunicazione. La carovana Uisp è composta da 22 ciclisti, italiani e africani, che pedaleranno spalla a spalla e toccheranno città e villaggi portando solidarietà concreta attraverso il sostegno a progetti di cooperazione.

«La Bamako-Dakar è una bella impresa sportiva ma anche un viaggio, silenzioso perché pronto all’ascolto» si legge in un comunicato dell’Uisp. «Si pedala tanto, ma poi ci si ferma per capire, conoscere e creare relazioni durature. Quest’anno poi la meta è il WSF- Forum Sociale Mondiale, l’incontro dei movimenti che lavorano per un’economia e un mondo diversi».
 
La carovana farà visita alle case della solidarietà finanziate con le edizioni precedenti della manifestazione e andrà a vedere i due generatori di corrente donati da Toscana Energia, altro risultato concreto del tour.

Giovedì 3 febbraio, le bici batteranno la strada da Kaffrine a Foundiougne. E’ in questa città che si è sviluppato l’intervento di cooperazione più importante, promosso dall’Uisp e da Peace Games: formazione per operatori sportivi su nuoto, vela, subacquea e calcio; donazione di materiale sportivo per le scuole; costruzione di una piroga, lunga circa 14 metri, che servirà per l’educazione ambientale per gli alunni delle scuole primarie, nonché ad avvicinarli alle attività in acqua. L’inaugurazione dell’imbarcazione, alla presenza dei ciclisti, di tutto lo staff del tour e delle istituzioni locali, avverrà nella mattinata di venerdì 4 febbraio, prima di salire in sella alla volta di Somone, sulla costa.

Il giorno dopo i ciclisti arriveranno a Dakar. Si fermeranno a qualche chilometro di distanza dal centro cittadino, per unirsi alle carovane di pullman provenienti da tutta l’Africa per il Forum sociale mondiale. Faranno da staffetta, saranno alla testa di questo lungo corteo che farà il suo ingresso nella capitale senegalese. Infine, domenica 6 febbraio, settima ed ultima tappa, con un percorso che attraverserà Pekine e Parcelles, le banlieue, le periferie più povere di Dakar, per poi concludersi alla cerimonia d’apertura del Forum presso l’Università.
 
“Bamako-Dakar 2011- Il silenzioso Tour della solidarietà” è organizzata dall’Uisp, in collaborazione con il Comitato Bici d’Italia in Africa e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
 
Per scaricare la mappa del percorso clicca QUI

La distanza tra le due capitali è di circa millecinquecento chilometri: di questi 740 saranno percorsi in bicicletta, gli altri coperti attraverso trasfert in bus, a causa dell’impraticabilità di molte vie di comunicazione. La carovana Uisp è composta da 22 ciclisti, italiani e africani, che pedaleranno spalla a spalla e toccheranno città e villaggi portando solidarietà concreta attraverso il sostegno a progetti di cooperazione.

La Bamako-Dakar è una bella impresa sportiva ma anche un viaggio, silenzioso perché pronto all’ascolto. Si pedala tanto, ma poi ci si ferma per capire, conoscere e creare relazioni durature. Quest’anno poi la meta è il WSF- Forum Sociale Mondiale, l’incontro dei movimenti che lavorano per un’economia e un mondo diversi.

Prima tappa il 31 gennaio , da Bamako a Didieni, passando per Kolokani. La carovana farà visita alle case della solidarietà finanziate con le edizioni precedenti della manifestazione. Sarà l’occasione per vedere in funzione i due generatori di corrente donati da Toscana Energia, altro risultato concreto del tour. Il primo febbraio la destinazione è Kayes, mentre il giorno seguente, i ciclisti passeranno il confine a Diboli, pittoresca località di frontiera.

Giovedì 3 febbraio, le bici batteranno la strada da Kaffrine a Foundiougne. E’ in questa città che si è sviluppato l’intervento di cooperazione più importante, promosso dall’Uisp e da Peace Games: formazione per operatori sportivi su nuoto, vela, subacquea e calcio; donazione di materiale sportivo per le scuole; costruzione di una piroga, lunga circa 14 metri , che servirà per l’educazione ambientale per gli alunni delle scuole primarie, nonché ad avvicinarli alle attività in acqua. L’inaugurazione dell’imbarcazione, alla presenza dei ciclisti, di tutto lo staff del tour e delle istituzioni locali, avverrà nella mattinata di venerdì 4 febbraio, prima di salire in sella alla volta di Somone, sulla costa.

Il giorno dopo i ciclisti arriveranno a Dakar. Si fermeranno a qualche chilometro di distanza dal centro cittadino, per unirsi alle carovane di pullman provenienti da tutta l’Africa per il Forum sociale mondiale. Faranno da staffetta, saranno alla testa di questo lungo corteo che farà il suo ingresso nella capitale senegalese. Infine, domenica 6 febbraio, settima ed ultima tappa, con un percorso che attraverserà Pekine e Parcelles, le banlieue, le periferie più povere di Dakar, per poi concludersi alla cerimonia d’apertura del Forum presso l’Università.

“Bamako-Dakar 2011- Il silenzioso Tour della solidarietà” è organizzata dall’Uisp, in collaborazione con il Comitato Bici d’Italia in Africa e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

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