Mondo

Al via il Forum Mondiale dell’acqua

Presenti rappresentati di 150 paesi. Tensioni per la protesta degli attivisti del Forum Alternativo

di Lorenzo Alvaro

Apre a Marsiglia la 6ª edizione del Forum mondiale dell’acqua, che per una settimana metterà intorno a un tavolo rappresentanti politici, enti locali, aziende, organizzazioni non governative e gruppi ecologisti, per cercare risposte a una domanda che si fa sempre più pressante: come garantire a tutti i cittadini nel mondo il necessario accesso all’acqua potabile? Secondo uno studio dell’Ocse, che sarà presentato a Marsiglia, la domanda mondiale di acqua aumenterà del 55% da qui al 2050, a causa della crescita demografica e dell’incremento dell’urbanizzazione, ed è quindi necessario elaborare al più presto un modo di «utilizzare l’acqua in un modo razionale, oltre che di fissare tariffe adeguate per scoraggiare gli sprechi». In termini globali è un pèroblema che affligge circa un miliardo di persone che ancora oggi non hanno accesso alla risorsa. Anche l’approvvigionamento di acqua non sana, unica possibilità per 2,4 miliardi di persone genera complicazioni che portano alla morte di circa 8 milioni di individui che non riescono a combattere le malattie contratte a causa dell’acqua non potabile.

La Chiesa
Tra gli esperti e i rappresentanti che arriveranno da oltre 150 paesi in Francia sarà presente anche la Santa Sede con una sua delegazione. Il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ha elaborato un contributo, “Acqua, un elemento essenziale per la vita”, sottotitolo “Impostare soluzioni efficaci”. Il testo, in particolare, ricorda come nonostante alcuni progressi, l’accesso adeguato all’acqua potabile non sia ancora garantito a buona parte della popolazione mondiale. Si auspica, inoltre, una migliore gestione dell’acqua da parte delle autorità pubbliche, degli operatori privati e della società civile e si invitano tali istanze ad agire con responsabilità, sobrietà e solidarietà alla luce dei principi di giustizia e di sussidiarietà. I Forum Mondiali dell’Acqua, organizzati ogni tre anni dal Consiglio Mondiale dell’Acqua, cercano infatti di analizzare e sviluppare una visione di lungo periodo su una risorsa indispensabile. Il documento del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace traccia un breve excursus storico della formulazione e del riconoscimento del diritto all’acqua potabile da parte della comunità internazionale. Fa quindi un’analisi della situazione attuale per quanto concerne l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici e sintesi delle difficoltà nella promozione di tale diritto. Formula quindi alcune proposte di soluzione per far fronte alle sfide, non ancora risolte e correlate con tale risorsa.

Le tensioni del primo giorno
Il World Water Forum è organizzato dalle multinazionali del servizio idrico. Questo il motivo per cui a Marsiglia sono arrivati numerosi attivisti delle reti mondiali “pro acqua pubblica” che per lo più partecipano al Forum Mondiale Alternativo dell’Acqua (dal 12 al 17 marzo). Durante la prima giornata di lavori del World Water Forum gli attivisti, durante un sit in, sono stati circondati dalla polizia, che li ha tenuti bloccati nei pressi dell’entrata del forum ufficiale. Nel frattempo almeno una decina di persone, tra cui anche Caterina Amicucci (CRBM) e Marek Rembowski (Amisnet) sono stati fermati e portati al commissariato Eveché, dall’altra parte della città. Secondo gli attivisti «con il solo scopo di non farli partecipare alla conferenza stampa di apertura del Forum». Essendo tutti muniti di regolare accredito stampa, sono stati poi rilasciati senza ricevere particolari spiegazioni in merito a quanto accaduto.


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